Pierre-Auguste Renoir (1841-1919) è famoso soprattutto per essere stato uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo, anche se questa fase della sua carriera fu in realtà piuttosto breve. E non certo la più rilevante. Da qui scaturisce l'idea di una Mostra “rivelatrice”: Renoir. L’alba di un nuovo classicismo, curata da Paolo Bolpagni, a Palazzo Roverella di Rovigo, visitabile sino al prossimo 25 giugno, per rimuovere si spera definitivamente due concetti del tutto errati. Il primo è che Pierre-Auguste Renoir (Limoges 1841-Cagnes-sur-Mer 1919) sia stato uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo. O meglio: che sia stato solo quello. Certo, è vero che all’inizio del suo percorso creativo fu tra i fondatori di quella corrente artistica, ma è anche vero che ben presto se ne allontanò per seguire una strada tutta sua. Il secondo che quella strada, diretta com’era verso un passato classico, fosse il viale del tramonto di un artista che non aveva più niente da dire. Le opere di questa mostra, dimostrano invece che quella strada andava indietro solo in apparenza, mentre in realtà conduceva in avanti