Giovedì 25 aprile 2024, ore 15:55

Costruzioni

Da incentivi edilizia 54 miliardi di investimenti aggiuntivi

I bonus per l’edilizia hanno fatto ripartire il settore e, in parte, l’economia italiana ma la spesa è stata un po’ superiore alla resa. Per il triennio 202-2022, sottolinea il direttore della Direzione Centrale per la Contabilità Nazionale dell'Istat Giovanni Savio, in audizione alla Camera, “la spesa relativa alle due agevolazioni”, Superbonus e bonus facciate, “è rispettivamente pari all' 0,1%, 2,0% e 2,6% del Pil”. In particolare, per quanto riguarda la quota del Superbonus e del Bonus facciate, che “si stima finanziata mediante i contributi a fondo perduto ricevuti nell'ambito del Piano di ripresa e resilienza", le risorse europee “concorrono a coprire il 4,9% della spesa totale del 2021 e il 13,8% della spesa del 2022”.
“Gli investimenti in costruzioni - spiega Savio - hanno mostrato nel biennio (2021-22) tassi di crescita più elevati del valore aggiunto: quelli in Abitazioni sono aumentati del 37,2% nel 2021 e dell'10,3% nel 2022, quelli in Fabbricati residenziali e altre opere rispettivamente del 18,4% e 12,9%26”. In rapporto al Pil, gli investimenti del settore sono così tornati sui valori osservati nel 2008". 
Nel biennio 2021-2022, in sintesi, grazie soprattutto ai bonus, il settore delle costruzioni ha conosciuto un periodo “di crescita eccezionale”.
Gli incentivi dunque, funzionano ma la spesa è cresciuta esponenzialmente con il supebonus 110%. Nel 2022, spiega l’Istat, “gli incentivi edilizi considerati quale stimolo effettivo agli investimenti in costruzioni, 32 miliardi, rappresentano poco più dell'8% degli investimenti complessivi dell'anno”. L'impatto stimato sul valore aggiunto del sistema produttivo è di poco meno di 26 miliardi di euro (pari all'1,4%), quello sul solo settore delle costruzioni è poco più del 14%. 
“In termini occupazionali - sottolinea Giovanni Savio - l'effetto è pari al 1,7% (413 mila ULA), mentre sul reddito l'effetto è pari all'1,5% (11,6 miliardi di euro)”.
Va detto che i bonus hanno portato ulteriori investimenti. La stima degli investimenti addizionali in costruzioni indotti dagli incentivi, secondo l’Istat, “risulterebbe pari a 758 milioni di euro per il 2020, 18,6 miliardi per il 2021 e 32,0 miliardi per il 2022: complessivamente quasi 51,4 miliardi". 
“Secondo la simulazione - spiega Savio - per l'anno 2020, lo stimolo degli incentivi edilizi al sistema produttivo risulterebbe trascurabile sia sul valore aggiunto (poco meno di 640 milioni di euro) sia su occupazione e redditi. Nel 2021, gli incentivi edilizi considerati quale stimolo effettivo agli investimenti in costruzioni, 18,6 miliardi, sono pari al 5,4% degli investimenti complessivi e l'impatto stimato sul valore aggiunto del sistema produttivo è di circa 15,6 miliardi di euro (pari allo 0,9%)”. Di questi, poco più della metà si concentrano nel settore delle costruzioni, con uno stimolo al valore aggiunto del settore pari al 10,1%. In termini di occupazione, l'effetto complessivo è dell'1,1% (circa 261 mila unità di lavoro a tempo pieno, ULA20), mentre nelle costruzioni è del 10,0% (circa 160 mila ULA). Lo stimolo sui redditi da lavoro è pari a circa 7,0 miliardi di euro (l'1,0% del totale). 
Ilaria Storti

( 25 maggio 2023 )

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