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Mercati

Fusione a rischio tra London Stock Exchange e Deutsche Boerse

La fusione tra il London Stock Exchange e Deutsche Boerse è a rischio e i titoli vanno giù con ribassi attorno al 3% per la società britannica e del 5% per quella tedesca. A minacciare di far saltare il progetto di merger, è la decisione di Lse, cui fa capo Borsa Italiana, di non volere vendere il 60% della piattaforma di trading Mts, come richiesto della Commissione europea per poter accordare il via libera all'operazione. "Sulla base delle posizione attuale della commissione - ha spiegato Lse in una nota - Lse ritiene improbabile che per il merger arrivi l'approvazione".

In pratica, rischia di saltare la maxifusione fra la Borsa di Londra e quella di Francoforte, l’operazione da 13 miliardi di dollari che dovrebbe creare il più grande mercato finanziario in Europa. A metterla in forse è la condizione posta dalla Commissione europea alla London Stock Exchange (Lse) di cedere la quota in Mts, la piattaforma di Borsa italiana per la contrattazione dei titoli di Stato europei, per permettere il perfezionamento dell’accordo con Deutsche Boerse. Una richiesta che il gruppo britannico (che controlla anche la piazza finanziaria di Milano) non sarebbe appunto intenzionata a soddisfare.

In precedenza Lse e Db avevano proposto in alternativa la cessione di Lch Sa, la controllata francese di London Clearing House (Lch) del quale il gruppo britannico possiede la maggioranza, ma per l’antitrust europeo non sarebbe stato sufficiente. L'idea di privarsi di Mts (del quale detengono il 60% circa attraverso Borsa italiana) non piace però ai londinesi, a tal punto di mettere a repentaglio l’intera operazione. «Tenendo conto di tutti i fattori rilevanti e agendo nei migliori interessi dei soci, il Consiglio di Lse che si è tenuto oggi ha concluso di non potersi impegnare alla cessione di Mts», si legge in una nota diffusa ieri dalla società che controlla fra l’altro la Borsa di Londra e quella di Milano.

Non si tratta comunque di un addio alla mega Borsa europea progettata prima della Brexit: ”Il board resta convinto dei benefici strategici della fusione e riconosce il forte sostegno dei soci alla transazione », ha infatti rassicurato Lse, che «continuerà a intraprendere azioni per cercare di portare a termine» l’operazione. Da parte sua, Deutsche Boerse si è messa in posizione d’attesa, ribadendo questa mattina che «le parti attenderanno le ulteriori indicazioni da parte della Commissione Ue», dalla quale si aspettano una decisione definitiva sul progetto Db-Lse «entro fine marzo”.

( 27 febbraio 2017 )

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