Domenica 5 maggio 2024, ore 12:57

Fisco

Evasione fiscale sale a 132 mld. 19 miliardi l’anno in attività illegali

Gli effetti del cosiddetto under reporting nelle dichiarazioni dei redditi, ovvero della ”sottodichiarazione” alzano le stime del valore assoluto dei redditi complessivi evasi in Italia tra i 124,5 miliardi e i 132,1 miliardi di euro. E' quanto risulta da uno studio di Ca' Foscari pubblicato sul sito del Senato. In particolare, per i redditi da lavoro autonomo e impresa il tasso stimato di under reporting, ovvero di sottodichiarazione, (dato dal rapporto tra redditi non indicati nelle indagini campionarie e redditi spendibili veri) è del 23%. Per i redditi da locazione il tasso sale al 44%.

Ma c’è anche u altro dato che lascia perplessi (non troppo) la spesa degli italiani in attività illegali ammonta a 19 miliardi di euro l'anno, secondo l'Ufficio studi della Cgia, specificando che 14,3 miliardi sono per l’uso di sostanze stupefacenti, 4 miliardi per i servizi di prostituzione e 600 milioni di euro per il contrabbando di sigarette.

Un’economia, quella ascrivibile alle attività illegali, che non conosce crisi: l’ultimo dato disponibile (2015) ci segnala che il valore aggiunto di queste attività fuorilegge (17,1 miliardi di euro) è aumentato negli ultimi 4 anni di oltre 4 punti percentuali.

“Lungi dall'esprimere alcun giudizio etico – afferma il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo – è comunque deplorevole che gli italiani spendano per beni e servizi illegali più di un punto di PIL all'anno. L’ingente giro d’affari che questa economia produce, costringe tutta la comunità a farsi carico di un costo sociale altrettanto elevato. Senza contare che il degrado urbano, l’insicurezza, il disagio sociale e i problemi di ordine pubblico provocati da queste attività hanno effetti molto negativi sulla qualità della vita dei cittadini e degli operatori economici che vivono e operano nelle zone interessate dalla presenza di queste manifestazioni criminali”.

Va inoltre ricordato che dal settembre del 2014 il valore aggiunto “prodotto” dalle attività illecite è stato addirittura inserito nel calcolo del Pil in molti paesi europei, tra cui l’Italia.

A livello regionale la Lombardia (253,5), la Liguria (185,3) e la Campania (167) sono le realtà che nel 2016 hanno fatto pervenire il più elevato numero di segnalazioni (ogni 100 mila abitanti). Su base provinciale, infine, le situazioni più a rischio (oltre 200 segnalazioni ogni 100.000 abitanti) si registrano nelle province di confine di Como, Varese, Imperia e Verbano-Cusio-Ossola. Altrettanto critica la situazione a Rimini, Milano, Napoli e Prato. Più sotto (range tra 170 e 199 segnalazioni ogni 100 mila abitanti) scorgiamo le province di Treviso, Vicenza, Verona, Bergamo, Brescia, Novara, Genova, Parma, Firenze, Macerata, Roma, Caserta e Crotone.

(Domani su Conquiste tabloid articolo integrale di Rodolfo Ricci)

( 22 gennaio 2018 )

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