Ponte dei Mille, Porto di Genova. Il confine tra città e mare, terra ed acqua, ma soprattutto un simbolo, una icona della storia marinara italiana. Ci attraccavano i grandi transatlantici che univano i continenti negli anni post bellici del secolo scorso; storie di immigrazione, di resurrezione del mondo che usciva dal dramma di milioni di morti in guerra. Punto di incrocio per mille eventi diversi e vicende narrate attraverso i grandi transatlantici che ci attraccavano. Su tutti da citare l’Andrea Doria, mito del lavoro e della capacità costruttiva italiana, speronata ed affondata, come in una tragica battaglia navale, al largo degli Stati Uniti da una rompighiaccio svedese, forse troppo distratta e tragedia che segnò il mondo dello shipping e l’Italia. E se questa è cronaca antica diventata storia, Ponte dei Mille è sempre lì, mutata la vita, la società e soppiantata la nave nell’unione di terre lontane dai velocissimi aerei, resta fondamentale sito di lavoro ed industria oggi affidata alle crociere, che genera risorse e crea lavoro. E a differenza di tanti altri comparti in crisi, questo è destinato forse ad essere trainante nell’occupazione e nella ripresa dopo anni segnati dalla pandemia e dalla guerra. Genova protagonista con l’orgoglio della sua gente di mare, lo ama e in parte ci vive. L’uomo e il mare: “Uomo libero, sempre amerai il mare! È il tuo specchio il mare: ti contempli l’anima nell’infinito muoversi della sua lama”. Firmato Charles Baudelaire, figlio geniale della contigua Francia. Esalta l’industria contemporanea del mare Leonardo Massa, managing director Italia Msc che all’ombra della Lanterna vanta il suo porto più importante al mondo. “Nel 2023 - assicura - contiamo di superare record 2019, di movimentare circa 1 milione di passeggeri, tornando ai livelli pre-Covid”. Lo afferma in un’occasione della partenza da Genova del giro intorno al mondo di due navi dirette in 4 continenti on 12 giorni di mare e 52 destinazioni in 31 Paesi. Tutto esaurito quest’anno e vendite con il vento in poppa (frase adeguata al tema) per il 2024, salpando ancora una volta da Genova. “Segnale di ottimismo per tutta l’industria crocieristica - sottolinea il manager - e crisi che ci stiamo lasciando alle spalle”, mentre dall’altra grande protagonista delle crociere, la Costa, arriva il progetto- programma di economia ed ecologia. Compagnia simbolo per la città. Nome dalla casata tra le più illustri nate sotto la Lanterna. Un “unicum” per Genova passato agli annali della storia. Ora Costa è americana la sua “C” impressa sulle ciminiere dei suoi transatlantici, simbolo impresso pure nel cuore della gente di Genova. Costa annuncia il caso pilota di emissioni zero per le navi in porto. Frutto di protocollo d'intesa Enel e Costa “per favorire la mobilità marittima sostenibile attraverso soluzioni di elettrificazione” e “comune convinzione che il trasporto crocieristico sia, nel settore marittimo, quello tecnologicamente più evoluto e precursore di soluzioni a basso impatto ambientale, spiega il dg generale di Costa, Mario Zanetti. Mentre per Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel l’intesa è motivo di orgoglio. “Unendo le rispettive competenze intendiamo proporre un modello virtuoso per il trasporto marittimo, con benefici non solo per i crocieristi ma per l'intero sistema portuale, che vedrebbe così ridotte o azzerate le emissioni delle navi e l'inquinamento acustico”, afferma, indicando Costa come “pioniera nell'evoluzione in chiave sostenibile del settore crociere”. “Nostra ambizione - insiste il numero uno Enel - è quella di introdurre una nuova generazione di navi che operino a zero emissioni nette entro il 2050”.
Dino Frambati