Sabato 20 aprile 2024, ore 16:03

Politiche attive 

Il golden GOL 

La garanzia di occupabilità dei lavoratori è "parte integrante" del Rcovery plan. E’ quanto ha detto mercoledì pomeriggio il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, alle parti sociali introducendo il tavolo sulle politiche attive. Orlando ha sottolineato che si tratta di ”’un’occasione storica per il rilancio del settore, con un livello di investimenti che non c'è mai stato”. L’auspicio è che la Gol (Garanzia di occupabilità del lavoro) entri in vigore entro l’autunno. Viste le competenze attribuite alle Regioni dal titolo V della Costituzione Orlando auspica anche un confronto tra queste e le parti sociali.
Il programma Gol si rivolge a tutte le persone beneficiarie di un ammortizzatore sociale o del Reddito di cittadinanza, oltre che giovani neet, persone con disabilità e altre persone in condizione di fragilità nella ricerca del posto di lavoro. Per ciascuno è previsto un percorso appropriato alle caratteristiche personali e alla situazione del mercato del lavoro locale. Se la persona è facilmente ricollocabile scatteranno gli interventi per accompagnarlo a un nuovo lavoro, altrimenti verrà indirizzato alle attività di formazione:. Oltre a questi percorsi ad personam, ce ne saranno altri di gruppo in caso di crisi aziendali. Infine, ci saranno percorsi ad hoc nei casi che incrociano l’esigenza di inserimento sociale o di conciliazione tra lavoro e famiglia, per esempio per le madri single.
L’orizzonte temporale è quello del Piano nazionale di ripresa e di resilienza: quindi il quinquennio 2021-25. Le risorse complessive in questo ambito previste dal Pnrr sono pari a 4,4 miliardi di euro su Gol, cui si aggiungono 500 milioni di euro a valere sul React-Eu, 600 milioni di euro per il rafforzamento dei centri per l'impiego (di cui 400 già in essere e 200 aggiuntivi, oltre ad ulteriori 470 che restano sul bilancio dello Stato) e 600 milioni di euro per il rafforzamento del sistema duale.
Elemento costitutivo della riforma (da cui dipendono i finanziamenti Ue è l’adozione dei decreti interministeriali per l'approvazione di Gol e Piano Nuove Competenze entro il 2021; l’adozione di Piani regionali per la piena attuazione di Gol ed esecuzione di almeno il 10% delle attività previste entro il 2022;
Altro elemento costitutivo è il target: almeno 3 milioni di beneficiari di Gol entro il 2025. Di questi almeno il 75% devono essere donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55;. Di questi 3 milioni, almeno 800 mila devono essere coinvolti in attività di formazione, di cui 300 mila per il rafforzamento delle competenze digitali.
L'impostazione generale si può così riassumere: programmazione orientata ai risultati; centralità dei livelli essenziali delle prestazioni; integrazione tra politiche attive e formazione professionale; focalizzazione sui più vulnerabili; sviluppo di capacità analitiche; cooperazione tra sistema pubblico e privato; sistema di monitoraggio al livello del singolo centro per l'impiego.
Orlando ha aggiunto che ”il rilancio delle politiche attive è necessario con il progressivo venir meno delle misure di sostegno emergenziali. La pandemia porta cambiamenti strutturali nel mercato del lavoro e questi processi devono essere accompagnati. Nonostante le ingenti risorse recuperiamo solo parzialmente il gap con altri Paesi”.

”Intenzioni apprezzabili, che recepiscono diverse rivendicazioni della Cisll. Ma bisogna passare subito dalle slide ai fatti concreti programmando ulteriori momenti di confronto per declinare meglio obiettivi, misure ed interventi ”, sottolinea Sbarra, per il quale ”va messa in campo una rete efficiente, con articolazioni istituzionali ben collegate ai mercati del lavoro ed ai Centri per l’Impiego. Serve una regia nazionale degna di questo nome, mancano adeguati organici e dotazioni che mettano i Centri per l’impiego in linea con i grandi Paesi europei. Occorre un sistema informatico unico che garantisca tenuta e gestione dei dati, efficacia e circolarità delle informazioni per incrociare domanda ed offerta di lavoro. Vanno rilanciate con vigore le prerogative nazionali di Anpal nell’ambito di un piano che superi la frammentazione regionale attuale, garantisca livelli di prestazione sociali uniformi su tutto il territorio nazionale, recepisca le specificità di ogni provincia, verso sistemi territoriali sinergici tra aziende, scuole, Its, università, sistema delle formazione professionale accreditata, enti bilaterali. Gol può essere una misura importante, non l’unica, di un mosaico ancora tutto da realizzare, che si completa con un grande piano nazionale per le competenze e con ammortizzatori sociali universali, mutualistici, solidali ed inclusivi”. Conclude Sbarra: ” Il Pnrr ed altre fonti di finanziamento ci offrono l’opportunità di impegnare risorse imponenti capaci di realizzare una svolta storica: non possiamo assolutamente perdere questa occasione”.

Giampiero Guadagni

( 8 settembre 2021 )

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