Mercoledì 24 aprile 2024, ore 21:02

Manovra 

Lavoro, poche risorse 

Nella legge di bilancio 2021 ci sono troppi rivoli di spesa e ”l’impressione generale è che si stiano infittendo gli intrecci della giungla degli incentivi già attivi in passato”. Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl Sbarra, in audizione lunedì mattina nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Le norme previste, pur in parte condivisibili, ”sono ancora insufficienti per potenziare e rilanciare un sistema sanitario e socio-sanitario, fortemente inadeguato a garantire i livelli essenziali di assistenza e, nel contempo, fronteggiare la violenta pandemia che sta attraversando il Paese”. Molti territori non riescono a decidere tra l’assistenza ordinaria e l'emergenza Coronavirus. Anche per questo ”motivo sarebbe necessario utilizzare le risorse messe a disposizione dal Mes, che rappresentano una formidabile opportunità per contribuire a rafforzare e ammodernare il sistema sanitario italiano”.
Quanto al capitolo lavoro ”benché vengano recepite diverse delle nostre proposte, il ddl di Bilancio sul tema è insufficiente per intensità finanziaria e capacità d’impatto”. Perplessità sulla diversificazione del periodo di utilizzo della Cig tra aziende che hanno diritto alla cassa ordinaria e quelle che hanno diritto all'assegno ordinario e alla cassa in deroga. Mancano - ha aggiunto - alcune misure importanti per assicurare protezione sociale: nulla si dice sulla proroga delle indennità per alcune tipologie di lavoratori, ingiustamente esclusi da dl Agosto, come operai agricoli, colf e badanti, all'area dei para subordinati iscritti alla gestione separata, marittimi, alcuni lavoratori del turismo, autonomi occasionali con compensi annui sotto i 5 mila euro. Non c’è un sostegno alle persone prive di occupazione", ha ancora specificato Sbarra per il quale inoltre ”bisognerebbe estendere per tutto il 2021 la possibilità di prevedere proroghe e rinnovi senza causali ai contratti a tempo determinato”. Insufficienti i 500 milioni per le politiche attive.
E insufficiente anche ”l'impegno assunto per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego con 400 milioni”, come ha rimarcato il segretario confederale Cisl Ganga, che sul lavoro agile ha ribadito ”la necessità di un confronto per riportare sul tavolo negoziale questo tema ed evitare che la legge sottragga materia contrattuale”.
Sempre in audizione, il segretario generale della Cgil Landini ha sottolineato come nella manovra ci siano misure positive come la proroga della cig ed il blocco dei licenziamenti; ma siano necessari ”modifiche, integrazioni e miglioramenti”. Ad esempio su ammortizzatori sociali e politiche attive, su cui c’è bisogno di una vera riforma complessiva affinché ci sia un sistema universale di tutela. Sulla riforma fiscale, Landini ha rimarcato che si tratta di ”un elemento centrale” in cui è fondamentale anche ”potenziare la lotta all’evasione. Bisogna avviare un tavolo di confronto sulla riforma complessiva”. A proposito: c’è una ”questione di metodo e di confronto con il governo e con il Parlamento. Insieme a Cisl e Uil abbiamo scritto a tutti i gruppi parlamentari perché nei prossimi giorni vorremmo poter fare un approfondimento. E’ necessario avviare un confronto costante e preventivo, prima che vengano prese le decisioni”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il leader Ul Bombardieri: ”Non vogliamo fare la concertazione, né vogliamo scrivere la manovra. Ci saremmo aspettati, in un momento così straordinario, che si avviasse un confronto articolato. Poi la politica, il governo decide”.
Da parte sua, la leader della Cisl Furlan, intervenuta al convegno della Cisl Basilicata a 40 anni del terremoto dell’Irpinia e Basilicata, ha ribadito: ”Non bisogna disperdere un solo euro delle risorse che arriveranno dall'Europa con il Next Generation Eu. Questa grande opportunità non si presenterà una seconda volta, soprattutto per le regioni del Mezzogiorno”. Per Furlan ”ricordare la tragedia del terremoto deve farci riflettere rispetto a quello che bisogna fare per ricostruire l'assetto produttivo, infrastrutturale e dei servizi. Non dobbiamo commettere gli errori del passato ed anzi far tesoro delle esperienze vissute che hanno funzionato”.

( 23 novembre 2020 )

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