Venerdì 3 maggio 2024, ore 3:21

Manovra 

Più risorse possibili con lotta all'evasione e tassazione delle rendite 

Lotta all’evasione ma cambiando approccio, certezze per i contribuenti su tutte le scadenze, sanzioni più leggere, allineate a quelle europee. Il Governo va avanti sulla riforma fiscale e lunedì ha portato in Consiglio dei ministri altri due provvedimenti che declinano la legge delega con l'obiettivo di riscrivere, semplificandolo, il sistema tributario italiano.
Tra le misure più significative, la semplificazione della dichiarazione dei redditi per i lavoratori dipendenti e pensionati: dal primo gennaio, in via sperimentale, l'Agenzia delle entrate rende disponibili al contribuente, in modo analitico, le informazioni in proprio possesso, che possono essere confermate o modificate. E ancora: anticipo di due mesi, al 30 settembre e non più al 30 novembre, del termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi e Irap. Prevista poi una rata in più, il 16 dicembre, per versare le rate di saldo e di acconto delle imposte. Viene istituito il Garante nazionale del contribuente, organo monocratico con sede in Roma che opera in piena autonomia e che è scelto e nominato dal ministro dell'Economia per la durata di quattro anni, rinnovabile una sola volta tenuto conto della professionalità, produttività ed attività svolta.
Osserva il leader della Cisl Sbarra, intervistato da Tgcom 24: la delega fiscale presenta ”contenuti assolutamente condivisibili e innovativi”. Per il sindacato bisogna ”ridurre le tasse su redditi da lavoro e pensioni, contrastare l'evasione e ridurre il peso fiscale sulle aziende che investono in ricerca e innovazione e che non licenziano”. Sbarra inoltre auspica ”la semplificazione delle procedure fiscali e tributarie. Aspettiamo di discutere dei decreti legislativi. Chiediamo la detassazione delle tredicesime. Su questi temi serve più condivisione, confronto e partecipazione tra governo e sindacati”. Il numero uno di Via Po ricorda che ”abbiamo risorse limitate, ma che il Governo le può individuare e recuperare, in quanto in questo Paese ci sono 100 miliardi di evasione fiscale, si può allargare il contributo di solidarietà sulle multinazionali dell'energia, economia digitale, logistica e farmaceutica. Valuterei anche la possibilità di alzare la tassazione sulle grandi rendite finanziarie e immobiliari”.
Intanto Oxfam fa sapere: La ricchezza finanziaria offshore ha raggiunto nel 2022 quota 186 miliardi di euro, quasi il 10% del Pil nazionale (12 mila miliardi di dollari su scala globale, pari al 12% del Pil planetario”.
Quanto alla manovra nel suo complesso, Sbarra ribadisce che la Cisl sta aspettando il testo ufficiale, poi convocherà gli organismi direttivi per esprimere un giudizio: ”Valorizziamo le luci, ma se ci saranno aspetti controversi non staremo con le mani in mano”.
Intanto l’Italia fa un sospiro di sollievo dopo la conferma da parte di S&P del rating sulla sostenibilità del proprio debito pubblico e mentre attende di vedere la reazioni di Bruxelles alla manovra appena licenziata dal governo stringe sulla definizione della legge di bilancio consapevole delle difficoltà che inflazione e rialzi dei tassi stanno portando alle famiglie italiane. Una testimonianza in tale direzione arriva proprio dall'Eurostat, l'ufficio di statistica dell'Unione europea: l'Italia è l'unico fra i grandi Paesi europei (Francia, Germania e Spagna) in cui la quota di famiglie che riporta almeno qualche difficoltà a far quadrare i conti nel 2022 è sopra il 63%. La rilevazione di Eurostat contabilizza i dati alla fine del 2022 ma quest'anno la situazione, complice anche una ritornata debolezza della crescita, non fa sperare esiti migliori.
Giampiero Guadagni

( 23 ottobre 2023 )

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