Tecnologie della salute e diritti della persona: un binomio che diventerà sempre più stretto. «I servizi che migliorano le prestazioni sanitarie sono legati da un elemento imprescindibile: quello umano. Che chiama in causa – oltre ai medici, ai pazienti e a chi gestisce e amministra il sistema – anche nuove figure professionali, gli esperti del settore “health-tech”, che hanno il compito di creare nuovi strumenti digitali che aiutano medici e operatori sanitari a lavorare meglio, migliorando così la vita del paziente. Per le nuove generazioni si aprono spazi enormi, con tantissime opportunità da cogliere»: queste le parole di Stefano Massaro, amministratore delegato di Cerba HealthCare Italia, parte di un gruppo internazionale dedicato alla diagnostica ambulatoriale e alle analisi cliniche, a Wired Health 2022, l’evento dedicato al presente e al futuro della salute svoltosi il 15 marzo, a BASE Milano, organizzato da Wired, rivista mensile statunitense.
Costruire un ecosistema della salute vuol dire far sì che dall’unione tra medicina e tecnologia possano nascere opportunità professionali ed una qualità della vita migliore per tutti.
Massaro ha spiegato: «Nel nuovo ecosistema della salute il medico è una figura centrale, ma non la sola. Attorno ci sono anche gli sviluppatori di tecnologie. E la responsabilità di una realtà come la nostra sta in una parola chiave: disintermediazione. Vuol dire che noi investiamo direttamente in questo settore, per portarci in casa le competenze che servono e focalizzare la creazione di valore sull’interesse del paziente. ».