"Io vedo il bicchiere più mezzo pieno che mezzo vuoto. Più dati produciamo, più dati vengono registrati, più diventa difficile staccarsi dal passato. Sta cambiando il modo di ricordare i morti e di separarsi dagli altri. Siamo nell’epoca della veteromania, perché abbiamo troppi dati del passato. Senza saperlo, oggi giorno, costruiamo sui nostri social biografie personali e collettive. Questo comporta una grossa sfida: come archiviare, come selezionare questa enorme quantità di dati? Se non fossi un filosofo, oggi mi piacerebbe fare l’archivista perché sta cambiando il modo di conservare il passato"