Professor Sassoon, ma è vero che non può darsi capitalismo senza ansia?
Lo confermo e lo conferma anche il mio libro. Siamo sempre stati, come esseri umani, molto apprensivi, molto preoccupati dal futuro. Certo, prima del mondo industriale, la nostra ansia era legata alla precarietà dei fenomeni naturali, alle epidemie, alle incursioni straniere… Oggi, oltre all’agitazione motivata dall’imprevedibilità naturale, viviamo l’ansia generate dal funzionamento stesso del capitalismo.
Perché?
Perché è un sistema energico, dinamico, in continuo divenire, che designa ininterrottamente vinti e vincitori. Un imprenditore non può mai dormire sonni tranquilli perché oggi può trionfare e domani finire sul lastrico. Non basta impegnarsi, darsi da fare, se poi arriva una novità tecnologica che rende antiquato un prodotto che fino a ieri era indispensabile.
(leggi il testo intero dell'intervista su Via Po Economia)