Martedì 3 dicembre 2024, ore 13:24

Mostre

Una figura leggendaria

di MARIA LUCIA SARACENI

Così lontano, così vicino. Fidia è l’arti sta simbolo dell’arte classica che ha superato il tempo e lo spazio tanto da essere considerato un modello di estetica ancora nell’età moderna e contemporanea. La sua potenza creativa, le ricerche artistiche originali fecero scuola influendo su tanta parte dell’arte greca e poi su quella romana e ancora su quella rinascimentale, come illustra Claudio Perarisi Presicce, che a Roma ha curato una importante mostra monografica dedicata allo scultore di Pericle.

Le sale di Palazzo Caffarelli, presso i Musei Capitolini, raccontano Fidia scultore e architetto attraverso oltre cento opere distribuite lungo un percorso costituito da sei sezioni: da “Il ritratto di Fidia” a “Opus Phidiae: Fidia oltre la fine del mondo antico”. Si tratta di un evento davvero unico, il primo in cui confluiscono tanti pezzi originali per raccontare una figura quasi leggendaria ma che attraverso ritratti, opere ma anche semplici oggetti, come la commovente brocchetta con la scritta incisa “io appartengo a Fidia”, sentiamo finalmente reale. Oltre ai prestiti provenienti dal Sistema Musei di Roma Capitale ( i Musei Capitolini, la Centrale Montemartini, il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco e il Museo di Roma) e da importanti istituzioni italiane (come il Museo Archeologico di Bologna, l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, il Museo Archeologico di Napoli e l’Archivio Cambellotti), la mostra vanta prestiti provenienti dai più importanti musei del mondo, tra cui il Museo dell’Acropoli, il Museo Archeologico Nazionale e il Museo Epigrafico di Atene, il Museo Archeologico di Olimpia, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Metropolitan Museum of Art di New York, i Musei Vaticani, il Museo del Louvre e Museo Rodin di Parigi, il Liebieghaus Skulpturensammlung di Francoforte, il Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen, la Staatsbibliothek e Staatliche Museen, Antikensammlung di Berlino.

Molte delle opere esposte, costituite da reperti, sculture originali greche e repliche romane, dipinti, manoscritti, disegni sono esposte per la prima volta. Tra i pezzi più preziosi, la testa dell’Atena Lemnia in marmo, copia augustea di un originale bronzeo fidiaco. L’arte di Fidia si esprime in modo fecondo e completo con la direzione del grandioso cantiere di Atene voluto da Pericle nel 447 a. C. al fine di ricostruire e abbellire l’acropoli, quella parte alta della città che aveva subito il saccheggio persiano. Sotto la supervisione di Fidia, episkopos di tutti i lavori, veniva progetdi tato il grande tempio di Atena; l’artista stesso ne ideava e realizzava anche l’importante decorazione figurativa scultorea e la grande statua crisoelefantina che doveva rappresentare la dea all’interno della cella. In mostra si possono ammirare quattro importanti frammenti del fregio del tempio, due dei quali, provenienti dal Museo dell’Acropoli di Atene, lasciano per la prima volta la loro sede museale.

Dall’osservazione dei rilievi di Fidia emerge tutta l’originalità apportata dall’artista nell’in terpretazione dei soggetti mitologici e il nuovo elevato gusto stilistico, che si esprime con particolare perizia nella resa dei panneggi femminili, leggeri e aderenti ai corpi. In mostra anche lo Scudo Strangford, copia romana dello scudo originale che apparteneva alla grande statua di Atena Parthénos. Oltre ai pezzi archeologici è esposto materiale documentario illustrato, come i disegni del Codice Hamilton 254 (da Berlino), il manoscritto quattrocentesco contenente la prima immagine del Partenone arrivata in Europa; e ancora il Taccuino Carrey del 1674, importante testo che riproduce la decorazione del Partenone prima della parziale distruzione da parte delle truppe veneziane nella guerra del 1687 contro l’impero ottomano.

L’esposizione è la prima di un ciclo di cinque mostre, “I Grandi Maestri della Grecia Antica”, pensate per divulgare al grande pubblico i principali protagonisti della scultura greca. Roma è il luogo ideale dove collocare questi eventi: l’ammirazione che l’età romana ha attribuito all’arte greca e ai suoi grandi protagonisti, eternando le opere perse in copie di altissimo livello, segna una continuità di gusto e di scelta stilistica ancora viva e operosa in epoca rinascimentale. E che ancora oggi è riferimento nell’estetica contemporanea. Nella terza sezione, dedicata a “Il Partenone e l’Atena Parthenos” la tecnologia offre l’occasione unica di fare un viaggio nel tempo attraverso un’installazione che permette di vivere una visita al monumento di Fidia. Un’esperienza interattiva e coinvolgente ispirata ai modelli della realtà virtuale e della realtà aumentata: il piano scenografico è costituito da una grande proiezione fotorealistica che ricostruisce in 3D Acropoli e Partenone e permette all’utente di muoversi in volo intorno al tempio, cambiando la luce del sole lungo l’arco temporale della giornata. La mostra, (promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura) e curata dal Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce costituisce un grande piacere estetico, ma anche un modo attraente per conoscere una parte significativa della nostra storia assaporando i suoi riflessi sul presente in una prospettiva culturale ampia e fluida.

La mostra “Fidia” è allestita a Roma, presso i Musei Capitolini - Villa Caffarelli, dal 24 novembre 2023 al 5 maggio 2024.

( 4 dicembre 2023 )

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