Dopo essere diventato il Paese europeo con il maggior numero di auto prodotte pro capite, Bratislava si prepara al cambio di marcia e fissa un obiettivo: entrare nel club dei principali Paesi produttori di veicoli a zero emissioni. I grandi investitori europei e asiatici hanno subito colto la palla al balzo, cominciando a modificare investimenti e piani di produzione nel giovane Stato centroeuropeo, membro di Ue e Nato. Volkswagen, che nel piccolo moderno paese di 5,4 milioni di abitanti produce anche i Suv piú prestigiosi dei suoi marchi, ha cominciato in Slovacchia a produrre la e-Up, la versione elettrica dell´utilitaria. I francesi di PSA hanno bloccato la costruzione in Slovacchia di un nuovo impianto di produzione di motori a combustione interna per reinvestire la somma, sempre in Slovacchia, e produrre parti per auto elettriche. E persino i prestigiosi ultimi arrivati, i britannici premium a proprietà indiana di Jaguar e Land Rover, dopo aver delocalizzato in reazione alla Brexit la produzione dei modelli piú richiesti dal Regno Unito alla Slovacchia hanno deciso in corsa di costruire in Slovacchia anche un impianto per produrre tecnologia e parti per auto elettriche. Così, quando William e Kate o i loro figli, un domani, guideranno una bella Jaguar elettrica, ci sarà molto più di slovacco su quella macchina di quanto non vi sia rimasto di britannico, a dispetto della bandierina sul fianco del muso.
E.C.