"La Russia non avrà più accesso ai mercati finanziari più importanti, prendiamo in considerazione il 70% del mercato russo". Questa in sintesi estrema le decisioni dei partner Ue comunicate dalla presidente della Commissione europea, Ursula von Der Leyen, al termine del vertice europeo straordinario convocato per discutere delle sanzioni contro Mosca. "Cercheremo di erodere le basi dell'economia e di diminuire le riserve dei ricchi russi che non potranno più mettere il loro denaro nei paradisi fiscali", ha aggiunto. Tra le sanzioni lo stop "alla fornitura di parti di ricambio per gli aerei, i tre quarti della flotta aerea russa sono stati costruiti in Canada", ha spiegato ancora. "Queste sanzioni - ha aggiunto - sono state coordinate con Regno unito, Canada, Stati Uniti, Australia e Giappone. L'unità è la nostra forza. Il Cremlino lo sa e ha fatto tutto il possibile per dividerci, ma non ce l'ha fatta".
Più in dettaglio, il Consiglio europeo concorda sulla messa in campo di misure restrittive "che impongono massicce e severe conseguenze per la Russia". Le sanzioni coprono i settori finanziario, energetico, dei trasporti, l'export di beni e finanziario, la politica dei visti e "l'inserimento nella lista nera, e con nuove criteri, di personalità russe". È quanto si legge nelle conclusioni dei leader riuniti a Bruxelles. Nel settore energetico, però, non dovrebbero essere comprese misure dirette al comparto del gas. Fonti europee parlano inoltre di un terzo pacchetto di sanzioni più dire. "Il Consiglio adotterà il pacchetto senza ritardi", si legge nel documento ufficiale. Rapidità e gradualità: è su questi due concetti che i leader dell'Ue hanno trovato un sostanziale accordo chiudendo su un secondo pacchetto di sanzioni alla Russia. Le misure non riguarderanno il sistema Swift e il settore del gas, ma pongono le basi già per un terzo pacchetto di sanzioni, certamente più dure. Nel corso della riunione del Consiglio europeo, alcuni Stati membri hanno chiesto di rafforzare già la seconda tranche di misure, ma "sull'approccio graduale" tutti i Paesi "sono d'accordo".
La possibile esclusione della Russia da Swift, aggiungono le fonti europee, "è stato oggetto di discussione".La Russia "consenta l'accesso sicuro all'assistenza umanitaria e senza ostacoli a tutte le persone che ne hanno bisogno", chiedono ancora i leader dell'Ue. Il Consiglio "deplora la tragica perdita di vite umane e le sofferenze causate dall'aggressione russa. È solidale con le donne, gli uomini e i bambini le cui vite sono state colpite da questo attacco ingiustificato e ingiustificabile".Il Consiglio europeo ha chiesto poi che la Russia "cessi immediatamente le sue azioni e rispetti pienamente l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti". I partner Ue invitano la Russia e le formazioni armate sostenute dalla Russia a "rispettare il diritto umanitario internazionale e a fermare la loro campagna di disinformazione e gli attacchi informatici".
I leader europei condannano "con la massima fermezza l'aggressione militare non provocata e ingiustificata della Federazione russa contro l'Ucraina".
Il settore energetico entra, in qualche modo, nelle conclusioni del Consiglio europeo sulle sanzioni contro la Russia. Ma non è il gas - né il suo acquisto - ad entrare nel mirino dell'Europa bensì l'industria russa specializzata in idrocarburi e raffinamento del petrolio: il Consiglio europeo vieterà alle aziende del Vecchio Continente di esportare prodotti ad alata tecnologia verso le industrie russe di questo settore.
Rodolfo Ricci