La Svizzera stato Confederale secolare che non ha fatto altro nei secoli che cercare di riunire ciò che il Trattato di Verdun alla morte prossima di Carlo Magno aveva diviso in guisa agnostica tra i tre figli del fondatore del Sacro Romano Impero. Dopo alcuni secoli di lotte intestine e guerre mercantili al soldo delle delineantesi medie grandi potenze di una Europa che salvo la Francia millenaria si dibatteva tra la Prussia a vocazione annessionistica degli staterelli tedeschi, l’impero austriaco e poi austroungarico che via via da contemperamento dei popoli si trasformava in prigione dei popoli con il peso crescente di una Russia zarista scossa dai torbidi di una aristocrazia tutta proclive a uno zar che l'aveva privata del dominio incontrastato delle terre: ebbene dinanzi a tutto questo la Svizzera propose un inedito modello di statualità comprendente e cooperativa, era la scoperta del modello confederale ben distinto da quello federale con i Cantoni distinti su basi storiche fondate sulla comunità di destino della lingua distinta e reciprocamente usata, i Cantoni che condividevano le sorti di uno stato centrale federale grazie alla formazione di classi politiche distinte ma crocianamente unite nel destino non di sottrazione della sovranità (fragilissimo modello dell'Unione Europee che ci condurrà cantando musica pop al disastro) ma invece di arricchimento della medesima in un sapiente e sperimentato gioco di bilanciamento degli oneri di un governo centrale che si nutre delle competenze e della fiducia dei rappresentanti cantonali. La perfezione eterodossa costituzionale giunge alla sua acme con un esercito del popolo ossia del cittadino permanentemente in armi in guisa di difesa della libertà repubblicana e non dell'arbitro violento. A ciò si aggiunge la forza di una circolazione specifica delle classi politiche che non lasciano il loro lavoro ma si dividono tra essi e la cosa pubblica sorretta tale classe politica da una eccellente burocrazia ben retribuita. Questo sistema secolarmente rodato di neutralità internazionale e di democrazia cantonale mista tra libertà degli antichi e libertà dei moderni ha fatto sì che la Svizzera centro economico finanziario di grande livello costituendo altresì un faro per la libertà dei popoli e le loro élite libertarie e intellettualmente libere.
Giulio Sapelli