Mercoledì 24 aprile 2024, ore 10:37

Declino demografico

La popolazione italiana ancora in "ritirata"

La pandemia ha dato “la svolta” al declino demografico italiano. La popolazione è in netta ritirata. Troppe morti, troppe poche nascite. La conferma arriva dal report "Dinamica demografica-anno 2021" dell’Istat. Al 31 dicembre dell’anno scorso, la popolazione residente in Italia ammonta a 58.983.122 unità, 253.091 in meno rispetto alla stessa data del 2020 (-0,4%). Alle conseguenze dirette e indirette dell'epidemia da Covid-19 osservate nel 2020 (drammatico eccesso di mortalità, forte contrazione dei movimenti migratori, quasi dimezzamento dei matrimoni celebrati), nel 2021 si aggiungono gli effetti recessivi dovuti al calo delle nascite, che scendono sotto la soglia di 400 mila (-1,3%). Tutto ciò ha prodotto un nuovo minimo storico dall'Unità d'Italia.
La diversa diffusione dell'epidemia da Covid-19 nei territori e l'inizio della campagna vaccinale, entrata nel vivo a inizio estate, si legge ancora nel Report, spiegano il calendario e la geografia delle variazioni dovute alla dinamica demografica: il periodo da gennaio a fine maggio (prosieguo della seconda ondata di fine 2020), contraddistinto da un'elevata ascesa di contagi e decessi; una fase di transizione (da giugno a settembre) con un rallentamento dei contagi per effetto delle prime evidenze degli effetti della campagna vaccinale sulla riduzione della mortalità; una successiva nuova ondata epidemica, a partire dalla fine di settembre, con una drammatica riacutizzazione dei casi dovuti anche alla diffusione di nuove varianti del virus ad elevata contagiosità. 
Il decremento di popolazione tra l'inizio e la fine dell'anno 2021 interessa in modo generalizzato tutte le ripartizioni. L’Istat sottolinea che la perdita di popolazione è inferiore a quanto osservato nel 2020, ed è in linea con il deficit medio di popolazione registrato di anno in anno dal 2015. Se il deficit di popolazione del 2020 è apparso in tutta la sua drammatica portata in tutte le ripartizioni, prosegue il Report, nel corso del 2021 il Nord continua a registrare una perdita rilevante (Nord-ovest -0,3% e Nord-est -0,2%), anche se di entità inferiore rispetto a quella dell'anno precedente (rispettivamente -0,7% e -0,4%). Anche al Centro il deficit di popolazione è più basso (-0,4% contro -0,6% del 2020). Il Sud e le Isole, colpite dall'epidemia solo a partire dall'autunno del 2020, subiscono effetti più pronunciati soprattutto sui decessi. Il Report dell'Istat evidenzia ancora come la perdita complessiva di popolazione è rispettivamente dello 0,6% e dello 0,7%, non lontana dai livelli di decremento medio annuo pre-pandemia, solo per effetto della contrazione dei trasferimenti di residenza interni e internazionali da sempre a svantaggio di queste aree del Paese. Lombardia ed Emilia-Romagna, che nel 2019 avevano registrato un incremento, seguito da un calo dello 0,6% e dello 0,3% l'anno seguente, nel 2021 vedono ridurre il saldo totale percentuale di un ulteriore 0,2%. La provincia autonoma di Bolzano, tradizionalmente caratterizzata da incrementi di popolazione, segna un aumento in linea con quello del 2020 (+0,2%). L'Istat sottolinea infine, che tra le regioni del Mezzogiorno, Calabria e Sicilia registrano decrementi più elevati rispetto al 2020 (da -0,8% e -0,6% a -0,9% e -0,7%), comunque in linea con la dinamica del 2019.
Il rapporto evidenzia anche segnali positivi per i movimenti migratori (+2,7% sul 2020), in aumento rispetto al 2020, e per i matrimoni, raddoppiati nel confronto con l'anno precedente, ma anche in questo caso la ripresa non è sufficiente a recuperare quanto perso nel primo anno di pandemia.
Ilaria Storti

( 14 marzo 2022 )

Mostre

Papaevangeliou, il luogo visibile dell’ invisibile

Venerdi 26 Aprile si apre una mostra intitolata ICONOSTASI presso lo Studio d’arte GR*A a Roma

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Willem de Kooning "torna" in laguna

Le sue opere in mostra alle Gallerie dell’Accademia di Venezia in concomitanza con la 60.ma Biennale Internazionale d’Arte

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Magazine

Via Po Cultura

SOLO PER GLI ABBONATI

Con lo scopo di far conoscere la tradizione millenaria di questa pratica, che modifica permanentemente il corpo e che fin dagli albori, anche in Italia, ha accompagnato la storia dell’uomo, il Mudec di Milano presenta la mostra “Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo”

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

Immagine Foto Gallery

© 2001 - 2024 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it