La presidente della Commissione all’Eurocamera: “Le trattative sulle tariffe degli Stati Uniti continuano giorno e notte, l'Europa vuole una soluzione negoziata, ma si prepara a tutti gli scenari”
Trattativa intensa perchè senza un’intesa si torna alle tariffe minacciate dal presidente Usa il 2 aprile. Ieri “buono scambio telefonico” tra von der Leyen e Donald Trump
Trump non pensa di estendere la scadenza del 9 luglio per la pausa sulle tariffe. Lo ha detto lo stesso presidente , sollevando dubbi anche sulla possibilità che si raggiunga un’intesa con Tokyo
Il commissario europeo al commercio: la volontà di chiudere, da entrambe le parti, sembra essere emersa con una certa concretezza negli ultimi giorni. Sul tavolo la carta delle esenzioni
Le trattative procedono in modo rapido e Bruxelles prepara una proposta di accordo. Lo ha detto il rappresentante al commercio americano Greer dopo l’incontro con il commisario europeo Sefcovic
Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic: qualsiasi accordo venga firmato dovrebbe risolvere la situazione attuale, ma anche gettare le basi per benefici a lungo termine
Al momento non c’è però alcun colloquio in corso fra le due superpotenze economiche. Le tariffe potrebbero calare in una forchetta fra il 50 e il 65%, venendo quindi più che dimezzate
La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha annunciato che la Ue ha subito adottato un misura analoga per 90 giorni sui prodotti americani
Oggi è la data del “Liberation Day” in cui il Tycoon imporrà, forse, le nuove tariffe. Nelle scorse ore ha già ribadito che saranno molto più basse di quelle decise da altri Paesi agli Usa. La minaccia però agita Wall Street
Il tycoon fa slittare l’entrata in vigore del sovrapprezzo su alcuni prodotti considerati chiave. Dovrebbero partire invece le tasse reciproche contro i 15 Paesi con cui si verificano squilibri commerciali
Si spegne un’altra stella nel firmamento sempre più esiguo della cultura italiana
"Il paesaggio si è messo in movimento" scrisse Victor Hugo dopo uno dei primi viaggi in treno della Storia
Lo scritto di Fabris ha posto in chiaro la questione: l’uomo non deve essere sostituito o soverchiato dalle nuove tecnologie, ma deve piuttosto, per così dire, essere da loro coadiuvato
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