Crisi, disoccupazione, guerre, tensioni ovunque. Gli attuali scenari economici e geopolitici impongono scelte decise.
Non basta utilizzare termini generici come “poteri forti” o “mercati” per spiegare l’incandescenza sociale del pianeta.
Dietro al mondo, da sempre, c’è l’uomo.
C’è nell’inadeguatezza della politica, nella inconsapevolezza della gravità della situazione, nella leggerezza
di decisioni sconsiderate e scellerate, nel provincialismo dei ghetti nei quali ciascuno è rinchiuso.
Prendere coscienza che nulla accade per caso e che è l’insieme del genere umano a rappresentare quella formidabile
spinta propulsiva in grado di arrestare la caduta e rivoluzionare le sorti del pianeta è il primo passo per cambiare la nostra vita, quella di chi ci vive accanto e di chi verrà dopo di noi.