Continua la mobilitazione della Cisl in tutta Italia. L’obiettivo del sindacato è rilanciare “il dialogo con il governo per definire insieme al sistema delle imprese un cammino comune che passi anche da un'evoluzione partecipativa della contrattazione e delle relazioni industriali”. La Cisl ribadisce una lista di priorità, a partire dal rafforzamento del contingente di ispettori, medici del lavoro e tecnici della prevenzione, e dall’innalzamento della qualità del coordinamento tra soggetti chiamati a fare i controlli. Non solo. Il sindacato chiede vincoli e norme più stringenti: pene più severe per il lavoro nero e grigio, al posto delle attuali “ininfluenti sanzioni pecuniarie”; una patente a punti per qualificare le imprese e un collegamento tra il “rating” sociale agli appalti; l’estensione di regole e procedure del Codice degli Appalti pubblici ai grandi cantieri privati. Servono risorse. Il sindacato chiede un grande investimento sulla formazione, introducendo la materia anche nei programmi scolastici. Ed è “urgente”, sottolinea ancora la Cisl, “sviluppare e sostenere nuove forme di partecipazione che diano ai delegati dei lavoratori maggiori poteri decisionali e di controlli”.
La mobilitazione cislina andrà avanti proprio per sostenere queste misure, con assemblee nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici e nei luoghi della produzione e iniziative su tutti i territori.
La linea della Cisl è quella del massimo coinvolgimento di istituzioni, imprenditori e altri sindacati, in vista di un patto si responsabilità sulla sicurezza. In questo senso, commentando lo sciopero di Cgil e Uil dopo il crollo di Firenze, Enzo Pelle, segretario nazionale della Filca-Cisl, ha sottolineato che il tema della sicurezza “dovrebbe unire e non dividere”. “Noi abbiamo lanciato una serie di proposte - ha aggiunto il sindacalista - che pare tutti gli altri abbiano condiviso e questo mi fa piacere”.
Tra le dieci proposte avanzate dalla Cisl, Pelle ha evidenziato quella di una banca dati che certifichi la formazione, rendendola obbligatoria anche per le imprese, e quella sulla “responsabilità in solido, anche nel privato per le grandi imprese”. Il segretario Filca è tornato anche sul nodo dei subappalti. “Ad alcuni player che sono di una dimensione più elevata dobbiamo applicare norme del pubblico - ha spiegato Pelle -, perché nel privato posso subappaltare praticamente tutto, a parte il subappalto a cascata. Nel codice degli appalti è previsto che i ribassi della manodopera siano fuori sacco, che il subappalto segua tutta la filiera del contratto principale. Già questo è uno degli elementi che aiuterebbero ad aumentare la sicurezza”.
Al di là delle misure proposte dal sindacato e da quella allo studio del governo, va sottolineato che l’emergenza è talmente estesa da richiedere uno sforzo collettivo e la massima collaborazione. Lo dimostrano i dati forniti in questi giorni dalla ministra Calderone. Nel 2023 nelle ispezioni in edilizia il livello di irregolarità registrato è stato pari al 76,48%, con un tasso di irregolarità media che supera l'85,2% nel caso di aziende impegnate in lavori collegati al superbonus 110%.
Per quanto riguarda l’attività ispettiva del 2023, la ministra del Laovoro ha messo in evidenza che nelle aziende edili “su un totale di 92.658 accessi, 20.755 sono inerenti alla vigilanza in materia di salute e sicurezza, con un incremento di 3.720 ispezioni rispetto al 2022”.
Ilaria Storti