La sicurezza sul lavoro resta al centro del dibattito pubblico e della battaglia sindacale di queste ultime settimane. Anche se le confederazioni seguono strade separate, nonostante gli appelli Cisl per un percorso unitario che metta insieme politica, istituzioni, parti sociali. Mentre Cgil e Uil, preparano una giornata di mobilitazione in piazza, la Cisl ha radunato sabato a Roma 5mila delegati di tutta Italia per chiedere nuovi interventi sulla sicurezza e, come detto, una risposta unitaria all’emergenza. “Ogni volta che un lavoratore muore, o si infortuna, o si ammala per cause professionali, la sconfitta riguarda tutto il Paese”, ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, all'Assemblea Nazionale del sindacato. Sbarra ha ricordato le “oltre mille vittime l'anno” sul lavoro, “come se ad ogni cambio di calendario scomparisse un intero paese dall'Italia”. Il leader cislino ha rinnovato gli appelli per un percorso unitario, un appello rivolto anche a Cgil e Uil affinché non si chiudano solo nelle piazze ma portino la battaglia sul piano del confronto con Governo e Parlamento. Confronto che sta dando alcuni frutti, tra i quali una revisione della patente a punti.
Mentre la mobilitazione sindacale va avanti, proseguono anche le indagini sulla tragedia avvenuta nella centrale idroelettrica sul lago di Suviana, una delle più gravi stragi sul lavoro accadute in Italia nel ventunesimo secolo. Da oggi entra infatti nel vivo l'inchiesta sul disastro. Sarà un'inchiesta lunga e faticosa, anche perché ci vorranno ancora un po’ di giorni prima che la centrale torni perfettamente accessibile: dopo lo svuotamento dall'acqua, devono terminare i controlli che escludano in maniera assoluta danni strutturali provocati dall'esplosione. In attesa delle perizie, che analizzeranno anche il sistema Scada, la cosiddetta scatola nera della centrale che è in mano agli inquirenti, l'indagine ripartirà dalle testimonianze dei tecnici, perlopiù dipendenti di Enel Green power e in alcuni casi profondi conoscitori di ogni segreto della centrale di Bargi, che saranno sentiti dai carabinieri per provare a ricostruire i minuti precedenti all'incidente, per provare a individuare anomalie o segnali che possano fornire piste per le ricostruzioni dell'incidente. In questi giorni, intanto, si svolgeranno i funerali delle sette vittime: non sono state disposte le autopsie e, dopo gli esami sulle salme, stanno arrivando i nulla osta per la sepoltura. Il primo dei funerali si svolgerà oggi a Sinagra (Messina). Sarà quello della vittima più giovane, Vincenzo Franchina, 36 anni, il cui corpo è stato recuperato nel giorno stesso dell'incidente insieme a quello dei colleghi Mario Pisani e Pavel Tanase. Sempre oggi, nella chiesa madre di San Marzano di San Giuseppe (Taranto), in piazza Milite Ignoto, avranno luogo anche i funerali di Mario Pisani, 73enne, tra le sette vittime della strage di Suviana.
Intanto, da Cesena arrivano notizie sulle condizioni del 42enne Leonardo Raffreddato ricoverato nel centro grandi ustionati dell'ospedale Bufalini, a seguito delle ferite riportate nella tragica esplosione alla centrale idroelettrica. Le condizioni dell’uomo sono sempre stazionarie, nella lor gravità. 
Ilaria Storti

( 12 aprile 2024 )