Sabato 13 dicembre 2025, ore 10:41

Lavoro

Abusi su Jobs act , Poletti: furbi sgravi saranno colpiti

"In Italia accade molto spesso che su una legge ci sia qualcuno che fa il furbo, il Ministero del Lavoro aveva spiegato che ci sono cose che non si possono fare" per avere le decontribuzioni del Jobs act. "Poi si fanno i controlli e chi ha sbagliato viene duramente colpito". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, parlando degli sgravi ingiustamente ottenuti da molte imprese. Poletti ha aggiunto che quanto accaduto non cambia "in maniera significativa i numeri del Jobs act".

"Da sempre c’è chi abusa di incentivi e prestazioni, apprezziamo che l’Inps stia intensificando i controlli per evitare illegalità e spreco di denaro pubblico. Il fatto che si siano verificati 100.000 casi in cui le aziende hanno fruito degli sgravi del Jobs Act senza averne diritto non toglie che la norma sulla decontribuzione per favorire il contratto a tempo indeterminato sia una norma positiva", ha commentato il segretario confederale Cisl, Gigi Petteni. "La cosa da fare - aggiunge - è quella che l’Inps sta facendo: verificare se vi sono imbrogli e colpire duramente chi li mette in atto, senza abbassare la guardia. Non si può mettere sotto accusa una norma perché alcuni ne abusano, sarebbe come buttare via con l’acqua sporca, anche il bambino".

Il ministro comunque ha spiegato che "sono milioni che hanno usato la decontribuzione, in termini assoluti cambia poco". Poletti ha invece ricordato come la creazione di "400 mila posti stabili è un grandissimo risultato". Poletti ha concluso ricordando che "noi vogliamo bene alle imprese ma alle buone imprese che rispettano le regole". Il decreto che dovrebbe prevedere una stretta sull'utilizzo dei voucher, dovrebbe arrivare in Cdm "entro una decina di giorni", ha sottolineato Poletti.

"La bilateralità rurale rappresenta una leva contrattuale insostituibile di sviluppo e integrazione, un luogo di crescita comune in cui elevare qualità del lavoro e dell'impresa, contrastando così anche le piaghe del caporalato e dello sfruttamento del lavoro agricolo. Il Governo deve valorizzare maggiormente questo strumento, cominciando a riconoscere agli enti bilaterali agricoli funzioni e competenze specifiche all'interno della Rete del lavoro agricolo di qualità", ha ricordato Luigi Sbarra, segretario generale della Fai-Cisl, in occasione dell'inaugurazione della nuova sede dell'Ente bilaterale agricolo territoriale (Ebat).

"Sul territorio nazionale - aggiunge Sbarra - abbiamo oggi 90 soggetti bilaterali, corrispondenti ad altrettanti contratti provinciali agricoli. La copertura riguarda un milione di lavoratori, 900mila dei quali a tempo determinato. Nell'ambito della lotta al caporalato, queste realtà devono diventare nodi strategici per stipulare accordi locali su trasporti, servizi, legalità. E dare luogo a una nuova strategia partecipata per regolare il mercato del lavoro, sviluppare occupazione di qualità, promuovere politiche attive, costruire buona formazione e buone pratiche contro la discriminazione e per la sicurezza".

Sull'argomento è tornato anche il presidente dell'Inps, Tito Boeri, che ieri per primo aveva sollevato il problema: "Abbiamo scoperto circa 100.000 posizioni di lavoro che hanno richiesto l'esonero triennale del 2015, che per tre anni porterebbe a circa 600 milioni di esonero totale", ma "finora hanno beneficiato" solo di circa 100 milioni. "Ci siamo accorti di questo problema per tempo", quindi la restante somma (500 milioni, ndr) non è stata mai erogata, perciò non "è utilizzabile", mentre la quota di 100 milioni "speriamo di poterla recuperare rapidamente. Non si tratta di posti di lavoro fittizi", bensì di "posti reali, creati dal Jobs Act", per i quali, però, non era previsto l'esonero contributivo.

A margine dell'assemblea di Rete Imprese, Poletti ha anche parlato di voucher e pensioni. Sulla flessibilità in uscita "stiamo riflettendo su due parametri: la compatibilità economica con il bilancio pubblico, quindi la sostenibilità, e l'equità sociale. La stessa cosa non si può fare per tutti, non si può fare via 3% per tutti". Il ministro ha quindi ribadito che si tratta di "una cosa molto complessa che deve tenere insieme equilibrio economico e sociale, c'è chi lavora e chi è disoccupato. Bisogna costruire un meccanismo più raffinato".

"Entro 10 giorni - ha quindi concluso Poletti - porteremo in consiglio dei ministri il decreto" per la stretta sui voucher con la tracciabilità del sistema di pagamento che ne limiterebbe gli abusi.

( 10 maggio 2016 )

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