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Istruzione 

Allarme varianti, casi in aumento nelle scuole 

Con il diffondersi delle varianti del Coronavirus, la scuola torna nell’occhio del ciclone. Secondo il monitoraggio dell’Aie (Associazione italiana di epidemiologia), aggiornato al 7 febbraio, i contagi di coronavirus tra gli ultra 80enni sono in calo ma aumentano fra i bambini, specialmente sopra ai due anni. Segno che la scuola sta diventando un punto critico da controllare con molta attenzione. Ecco così che potrebbe tornare, a livello regionale, la possibilità di un'altra chiusura degli istituti: non solo, di nuovo, delle superiori, ma anche dei “mini lockdown” mirati per le classi dei più piccoli.
Per i sindacati della scuola e anche per il neo ministro Patrizio Bianchi, questo è uno dei primi dossier da affrontare. La scuola in presenza resta la via maestra da difendere, per le sigle del comparto, anche se “bisogna fare i conti con le varianti e una eventuale evoluzione della pandemia: nessuna preclusione quindi a nuove chiusure, ma i sindacati chiedono di intervenire sulla base di “dati reali” sui contagi in classe, secondo un criterio di “trasparenza” che deve aggiungersi a “decisioni uniformi” a livello nazionale.
“La situazione si sta complicando - avverte Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola -. In diverse regioni il contagio sta attraversando le scuole che hanno sempre tenuto i battenti aperti, infanzia, primaria e secondaria di I grado: questo ci preoccupa notevolmente”. Ma sull'idea di chiudere completamente le scuole Bianchi “deve cambiare l'approccio al problema”. Secondo Gissi serve “un approccio congiunto di tutte le forze di governo, con il coinvolgimento della Conferenza Stato-Regioni e dell'Anci”.
“Le decisioni - aggiunge la sindacalista- vanno uniformate, altrimenti la scuola sarà sottoposta a una sorta di parcellizzazione o ‘effetto spezzatino’ tra pareri dei Tar, delibere delle Regioni e decisioni delle Asl. Inoltre abbiamo bisogno dei dati. Se c'è una cosa da cambiare in maniera radicale è la trasparenza, con dati rilevati in modo uniforme, per fornire una vera fotografia dello stato delle cose, non un racconto o un'interpretazione. Chiediamo chiarezza e un forte dialogo interistituzionale. Crediamo che Bianchi potrà essere il garante di una proposta equilibrata e uniforme”.
Ilaria Storti

( 17 febbraio 2021 )

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