I lavoratori dei Consorzi di bonifica e di miglioramento fondiario avranno un proprio ente bilaterale nazionale di riferimento. L’annuncio arriva direttamente dai sindacati dei lavoratori del settore (Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil) e il sindacato dei Consorzi (Snebi), che avevano concordato la costituzione dell’Ente bilaterale nazionale Consorzi Irrigui (EBNCI) in occasione del rinnovo, lo scorso maggio, del contratto dei dipendenti dei Consorzi di bonifica e di miglioramento fondiario. Ora il progetto diventa concreto, con un’assemblea del nuovo ente che sarà composta in maniera paritetica da 12 rappresentanti delle organizzazioni istitutive: 6 designati da quella datoriale ed altrettanti dai sindacati. L’assemblea eleggerà, al proprio interno, il Presidente ed il Vicepresidente dell’ente, alternativamente su proposta dell’organizzazione datoriale e di quelle dei lavoratori. Spetterà sempre all'assemblea nominare il Comitato di gestione e i componenti effettivi del Collegio sindacale. Il Presidente ed il Vicepresidente dell’Ente eserciteranno analogo ruolo anche nel Comitato di gestione, organismo composto inoltre da 2 componenti nominati dall'assemblea su proposta dell’organizzazione datoriale ed altrettanti su proposta dei sindacati. L’EBNCI avrà sede a Roma presso l’ENPAIA, Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura. Tra i compiti previsti: organizzare e gestire attività e servizi bilaterali in tema di welfare e integrazione al reddito, individuati dal contratto nazionale o appositi accordi stipulati dalle parti, intervenendo, in particolare, nei casi di ristrutturazione aziendale o ricambio generazionale; favorire e promuovere la piena occupazione, anche attraverso la rilevazione dei fabbisogni formativi; partecipare alle attività della “Giornata per la salute e la sicurezza sul lavoro”; prevedere eventuali ulteriori prestazioni, anche a carattere sociale, a sostegno dei lavoratori e lavoratrici; realizzare un confronto permanente sui temi dello sviluppo, dell'occupazione e della competitività; promuovere e sostenere il potenziamento delle attività bilaterali anche per migliorare il dialogo sociale e sviluppare le potenzialità del settore; promuovere le relazioni sindacali e l’applicazione della contrattazione collettiva. I sottoscrittori dell’atto costitutivo esprimono viva soddisfazione: “Per il settore – affermano Fai, Flai e Filbi insieme a Snebi – è una nuova importante ed utile innovazione in quanto l’istituzione di questo organismo paritetico, che può intervenire per garantire prestazioni aggiuntive nelle sue fasi del rapporto lavorativo, rappresenta un’opportunità per tutti i soggetti coinvolti”. Per Raffaella Buonaguro, Segretaria nazionale della Fai-Cisl, la nascita dell’ente “rappresenta un passo in avanti enorme che andrà a rafforzare la partecipazione dei lavoratori e le loro tutele, in un settore che contribuisce a produrre più dell’85% dell’agroalimentare Made in Italy e che sarà sempre più strategico per la cura del territorio, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la sostenibilità delle filiere agricole”.
Rossano Colagrossi