Sabato 5 luglio 2025, ore 21:37

Lavoro

Costruzioni: servono più sicurezza e legalità

Un Paese in cui muoiono più di 3 persone al giorno nei luoghi di lavoro, dove si lavora fino a 67 anni sulle gru o sulle impalcature, dove 9 ispezioni su 10 danno esiti di irregolarità, è un Paese sfregiato nei suoi valori”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, intervenendo alla tavola rotonda “Sicurezza e legalità nelle costruzioni”, organizzata nell’ambito del XVII Congresso della Filca-Cisl, che si è chiuso ieri a Bergamo dopo tre giorni di lavoro e confronto. All’evento, moderato dalla giornalista de L’Eco di Bergamo, Elvira Conca, hanno partecipato anche il ministro del Lavoro, Andrea, Orlando, il direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano, il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Giancarlo Cancelleri e l’europarlamentare Caterina Chinnici. “Va conquistato un sistema previdenziale più solidale, sostenibile ed inclusivo - ha sottolineato Sbarra - e va rafforzato l’esercito di ispettori ed elevata la qualità del coordinamento. Sono anni che chiediamo una patente a punti per qualificare le imprese e legare il loro ‘rating’ agli appalti. Va fatto un grande investimento sulla prevenzione e formazione, sostenuta l’innovazione finalizzata alla sicurezza. Bisogna sviluppare nuove forme di coinvolgimento che diano ai delegati dei lavoratori maggiori poteri decisionali e di controllo, e occorre reinvestire il ‘tesoretto’ risparmiato ogni anno dall’Inail, pari a 1,5 miliardi di euro”. Ai lavori è intervenuto anche il ministro del Lavoro, Andrea Orlando: “Il settore dell’edilizia è stato aiutato dal superbonus e dal Pnrr che arriverà, ma ha saputo anche sfruttare questa congiuntura per fare un salto di qualità, e il contratto siglato dalle parti sociali ne è una testimonianza. Io penso che la strada da percorrere sia quella di una più forte responsabilizzazione delle parti sociali, una più forte capacità di costruire i contratti che non siano semplicemente salario ma che siano sempre più anche organizzazione del lavoro”. “Non c’è età giusta per morire in un cantiere, ma sbagliamo quando ci occupiamo di incidenti sul lavoro contando i morti: serve occuparsi della sicurezza a 360 gradi”: lo ha detto il direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano. “Sono stufo di parlare di sicurezza sul lavoro come se fosse l’autopsia del mondo del lavoro: abbiamo 3 morti al giorno ma anche 200 incidenti sul lavoro: un infortunio ogni minuto. E le cadute dal ponteggio, giustamente fanno cronaca ma il problema è quello della sorveglianza sanitaria, del ruolo del medico competente in quel cantiere perché non si cade soltanto ma si respirano polveri, amianto, ci sono le malattie muscolo-scheletriche”. Nel corso della relazione che lunedì ha aperto il Congresso, il segretario generale della Filca, Enzo Pelle, ha sottolineato come “l’età avanzata di molti lavoratori edili sia un problema, visto che molti operai over 60 devono continuare a lavorare sui tetti e sui ponteggi, rischiando ogni giorno la vita. E’ però estremamente positivo - ha ricordato - che la Legge Finanziaria per i lavoratori edili abbia introdotto l’anticipo pensionistico (Ape Social) con 63 anni di età e 32 di contributi. La tecnologia - ha concluso - deve dare un contributo significativo alla sicurezza dei luoghi di lavoro: sui mezzi di cantiere siamo rimasti al lampeggiante e al cicalino, quando le automobili che circolano in strada sono provviste di telecamere per la retromarcia e sensori per i punti morti”. 

Vanni Petrelli
 

( 11 maggio 2022 )

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