La spallata dunque non c’è stata. L’Emilia Romagna è rimasta al Pd con il governatore uscente Bonaccini che ha ottenuto una vittoria sulla leghista Borgonzoni, non scontata e con un margine di otto punti inimmaginabile alla vigilia.
In Calabria invece cambio di maggioranza alla Presidenza della regione con Jole Santelli di Forza Italia che ha battuto con 25 punti di distacco il candidato del Pd Callipo.
In entrambe le regioni fa rumore il vistosissimo ridimensionamento del Movimento 5 Stelle. Un esito che da una parte sembra rafforzare il governo Conte, dall’altra pone interrogativi sui nuovi equilibri all’interno della maggioranza giallorossa.
In Emilia Romagna, in particolare, il risultato è suggellato da una ottima affluenza: il 67% è sui livelli delle Europee dello scorso anno, ma rappresenta quasi il doppio delle ultime amministrative del 2014.
Per questo Cgil Cisl Uil Emilia Romagna definiscono le elezioni di domenica ”una grande vittoria della democrazia, con i cittadini emiliano romagnoli tornati in massa a decidere il futuro di questa regione”. Dai sindacati ”complimenti al presidente Stefano Bonaccini per il risultato ottenuto, che gli consente di poter proseguire in questo nuovo secondo mandato le politiche messe in campo nella scorsa legislatura. Adesso dobbiamo continuare a percorrere un lavoro già intrapreso in questi ultimi anni, puntando sulla qualità del lavoro e sulla qualità dei servizi. Serve sin da subito una squadra competente, all’altezza delle importanti sfide che ci attendono da qui al 2025, così come è urgente una discussione che porti alla scrittura di un Nuovo Patto per il lavoro. Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia-Romagna sono pronte fin da subito ad aprire il confronto e ad affrontare questa nuova fase politica, economica e sociale che attende l’Emilia-Romagna”.
Bonaccini commenta: ”Questa è la vittoria dell'Emilia-Romagna: io continuo a dire di aver fatto bene a voler ostinatamente parlare di Emilia-Romagna, mentre altri parlavano di tutt'altro”.
Politiche sociali e occupazione saranno naturalmente al centro dell’agenda regionale dei prossimi anni.
E il lavoro è anche la priorità della Calabria. Come avevano indicato con forza i sindacati in occasione della campagna elettorale. E come peraltro ha ribadito la neo governatrice Santelli.“
Congratulazioni ai due vincitori da parte della leader della Cisl Furlan, che sottolinea: ”Calabria ed Emilia Romagna sono due regioni importanti che come tutto il paese hanno bisogno di risposte urgenti e concrete dalla politica con il contributo delle parti sociali”.