Eni ha avviato la produzione di gas dal giacimento Argo Cassiopea, il più importante progetto di sviluppo a gas sul territorio italiano. Il gas, proveniente da uno dei quattro pozzi sottomarini perforati nei mesi scorsi nel Canale di Sicilia, viene trasportato tramite una linea sottomarina di 60 km di lunghezza fino all’impianto di trattamento di Gela. Qui viene trattato e poi immesso nella rete nazionale, contribuendo a soddisfare il fabbisogno energetico italiano.
Il giacimento Argo Cassiopea, operato da Eni in joint venture con il partner Energean, entra in produzione a soli tre anni dall’avvio dei lavori. La produzione avviene tramite uno sviluppo interamente sottomarino, privo di impatti visivi e con emissioni prossime allo zero. L’installazione dedicata di 3,6 MWp di pannelli fotovoltaici consentirà di raggiungere la neutralità carbonica per le emissioni Scope 1 e 2.
Soddisfatti i sindacati. “A 10 anni dalla firma del protocollo d’intesa per l’area di Gela, vediamo realizzata un’altra parte importante del piano condiviso con Eni - afferma Carmelo Tandurella, segretario generale Femca Cisl di Gela -. Siamo soddisfatti per la messa in marcia da parte di Enimed del giacimento Argo Cassiopea, che riveste un’importanza strategica per il territorio, dal punto di vista economico, ambientale e sociale”. E continua: “Tutta l’attività di trattamento, prima dell’immissione nella rete nazionale, rappresenta un’opportunità di rilancio occupazionale per la città di Gela e l’intera area circostante”.
Il progetto ha già creato nuovi posti di lavoro, sia diretti che nell’indotto, in un contesto che ha subìto pesantemente la crisi industriale degli ultimi decenni. “Con questa operazione - aggiunge il sindacalista - il settore energetico interviene sulla diversificazione economica di un’area storicamente legata all’industria petrolchimica. L’utilizzo del gas come fonte energetica contribuisce inoltre a soddisfare il fabbisogno italiano ed è un passo avanti verso la transizione ambientale. Il progetto è all’avanguardia in termini di sostenibilità e rispetta standard rigorosi volti a minimizzare l’impatto sull’ecosistema marino e terrestre. L’operazione - afferma - potrà inoltre stimolare ulteriori investimenti nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, rafforzando la resilienza del territorio di Gela rispetto alle sfide future”.
“Siamo consapevoli che l’avvio del giacimento riguarda solo una parte dell’intero parco pozzi nel Canale di Sicilia - conclude Sebastiano Tripoli, segretario nazionale Femca Cisl comparto Energia -. L’auspicio della Femca è che in tempi brevi si possa arrivare alla messa a regime dei tutti i siti estrattivi. Non vorremmo che questa partenza sia stata solo il taglio del nastro di un’opera ancora incompiuta. Come sindacato continueremo a incalzare Eni affinché la completa messa a regime di Argo Cassiopea possa compiersi in tempi stretti”.
Argo Cassiopea ha un ruolo centrale nella strategia di Eni di valorizzazione del gas naturale nazionale in chiave di sicurezza energetica e come fonte a basse emissioni. Le riserve sono stimate in circa 10 miliardi di metri cubi di gas e la produzione annuale di picco sarà di 1,5 miliardi di metri cubi di gas.
Sara Martano