Le ferie solidali in azienda stanno diventando una buona pratica, nonchè esempio concreto di welfare solidale tra colleghi, sempre più seguita nelle aziende. Vale anche per Fincantieri dove è stato raggiunto un accordo tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali aziendali e nazionali di Fim, Fiom, Uilm.
L’accordo recepisce da un lato una consuetudine solidale già presente da anni in alcuni cantieri, e dall’altra quanto previsto dal art.24 del DLgs 81/15 e dal contratto metalmeccanici del 2016 in merito alla disciplina delle ferie solidali.
Il nostro Paese con i congedi parentali e la Legge 104/92 rappresenta un esempio virtuoso rispetto agli altri paesi europei sul tema della conciliazione vita-lavoro, ma in molte situazioni che necessitano cure costanti, i permessi retribuiti previsti non sono sufficienti.
Per questo, sempre più i lavoratori ci chiedono di avere “più tempo” per conciliare situazione di assistenza a figli o familiari in caso di malattia o anche semplicemente per l’accudimento nella crescita o nell’assistenza.
L’intesa sottoscritta in Fincantieri è il risultato di un’attenzione data in questi anni al tema, sia dalle Rsu dei sette stabilimenti italiani, sia dalla direzione aziendale e va nella direzione del perseguimento di una maggiore conciliazione della vita lavorativa con le esigenze e le necessità dei lavoratori, specie in situazioni di fragilità personale e familiare, con ferie e/o permessi aggiuntivi messi a disposizione da colleghi, su base volontaria e a titolo gratuito, al lavoratore richiedente e dall’azienda con accordi di stabilimento.
Le ferie solidali potranno essere richieste anche dalle donne vittime di violenza di genere, con contenuti di miglior favore rispetto le misure previste nella Legge n°119/13 e dal contratto metalmeccanici. L’utilizzo delle Ferie solidali verrà riconosciuto con il rispetto della privacy.
Con questo accordo si rafforza il valore della contrattazione quale strumento privilegiato e concreto per la tutela della persona, sia nella dimensione lavorativa che in quella sociale.
Oggi lo scambio prestazione lavorativa e riconoscimento retributivo, che sottintende il contratto di lavoro subordinato, non potrà più prescindere anche dagli elementi di welfare contrattuale che danno valore al tempo extra-lavorativo, dalla pensione integrativa, alla sanità integrativa, alla sicurezza e alle forme solidaristiche, come quelle dell’intesa raggiunta in Fincantieri sulle ferie, sono sempre più elementi qualificanti del lavoro e del benessere complessivo delle lavoratrici e dei lavoratori che solo grazie alla contrattazione possono essere raggiunti.
Ce.Au.