La Cisl partecipa alle iniziative organizzate in occasione della Giornata della Memoria per ricordare le vittime delle mafie, partendo dal Sud e cercando di interpretare il grido di dolore di tutta l’area del Mezzogiorno che si è sentita abbandonata ad un destino incerto e privo di sbocchi dalle istituzioni e dalla politica", ha ricordato il segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello, partecipando oggi al corteo in corso a Foggia per la XXIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera ed Avviso Pubblico a Foggia.
"Non possiamo lasciare il nostro meridione in balia delle tre grandi mafie - ha sostenuto - ma dobbiamo impegnarci, ciascuno per la propria parte di responsabilità, per favorire il rilancio del Mezzogiorno attraverso un potenziamento considerevole delle infrastrutture, dell' alta velocità, del settore idrico, energetico e dei rifiuti, organizzato in modo industriale, in un contesto vivo e dinamico, di forte contrasto al crimine organizzato. Così come dobbiamo aiutare il turismo che incredibilmente in troppe parti del Sud non riesce ad esprimere appieno le sue infinite possibilità di crescita. Questi grandi filoni possono creare concrete prospettive occupazionali per i giovani, evitando sia che lascino i paesi di origine per trasferirsi all’ estero, privando il nostro Sud di intelligenze, competenze e professionalità, sia, cosa ben più grave ed assolutamente da condannare e combattere, che vengano inglobati e fagocitati dal mondo delle mafie”.
Questo il messaggio di Andrea Cuccello e della Cisl: ”Vogliamo costruire una cultura della legalità attraverso un patto tra magistratura, forze sociali, politica, istituzioni, mondo dell’ associazionismo religioso, il cui obiettivo deve essere il raggiungimento di un progetto di crescita e di sviluppo per il Sud. In queste aree non vanno poi lasciati soli i tanti operatori della scuola che stanno svolgendo un ruolo fondamentale ed importante in terre così difficili a favore della cultura del rispetto, costruendo quel presidio di comunità educativa e partecipativa che deve essere l’embrione della democrazia e della legalità per l’Italia di domani”.
(Altri servizi su Conquiste del 22 marzo 2018)