Ripensare il consumerismo per una nuova cittadinanza globale, sostenibile e digitale. Un obiettivo ambizioso quello dell’Adiconsum che in questi giorni, in occasione del VIII Congresso nazionale, ha realizzato a Roma il Villaggio della sostenibilità con diversi partner. Una tre giorni di lavori con tanti momenti di confronto tra presentazioni, relazioni, tavole rotonde, laboratori per illustrare le iniziative e le buone prassi in favore della sostenibilità ma anche riflettere e confrontarsi, in maniera propositiva e sinergica, sui molteplici aspetti della sostenibilità, dalle principali difficoltà e bisogni, soprattutto per le fasce deboli di consumatori, alle esperienze positive e alle soluzioni e strategie attivate dal settore pubblico e privato.
“Oggi - afferma il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, intervenuto ai lavori della seconda giornata - c’è la necessità di affrontare due grandi priorità: primo salvaguardare il potere di acquisto, i salari, gli stipendi, le pensioni per dare forza alle famiglie e secondo mettere in campo misure finalizzate a far ripartire i consumi, perchè le famiglie sono ancora impaurite e sono tentate a custodire i propri risparmi”. Per il leader della Cisl questa stagione va affrontata con una strategia molto chiara ed efficace: “Al Governo - continua Sbarra - abbiamo posto l’esigenza di una risposta forte capace di governare l’e mergenza ma allo stesso tempo di costruire una visione e un’elaborazione per il medio periodo”. Il segretario ha tenuto a sottolineare l’importanza di metter in campo una politica energetica comune in Europa che miri a risolvere le attuali difficoltà e costruire insieme una politica industriale che possa garantire lavoro e una nuova cultura della distribuzione.
Tematiche importanti che il presidente dell’Adiconsum, Carlo De Masi, ha ben evidenziato nella sua relazione introduttiva al congresso. “Un Piano energetico nazionale ormai è inderogabile - afferma De Masi -. Se è vitale assicurare la fornitura di fonti primarie, lo è altrettanto assicurare un adeguato mix energetico di produzione, senza preclusioni ideologiche, tale da garantire la continuità delle forniture e preservare il nostro Paese da crisi geo-politiche dei Paesi produttori. Ma la cosa più attinente al nostro ruolo riguarda il contenimento dei prezzi dell’energia, finalizzati alla sussistenza delle famiglie (considerato che già abbiamo 5 milioni di persone in povertà energetica) e alla tenuta delle imprese (visto che ormai tantissime rischiano il default), e allora torna più che mai di decisiva importanza il ruolo del Governo e di tutti i partiti”.
Per quanto riguarda il consumerismo già a novembre scorso Adiconsum ed altre associazioni dei consumatori, avevamo condiviso un documento inviato al Governo e rimasto ancora inevaso. “Fino a quando non saremo ascoltati - ribadisce De Masi - porteremo avanti la nostra ferma azione di protesta, ma soprattutto di proposta”. Un’azione importante quella dell’Adicon sum sempre in difesa dei consumatori che, come ha ricordato anche Sbarra: “In questi durissimi tempi di crisi, legati anche alle feroci spinte disgreganti prodotte dall’inflazione e dalla pandemia, Adiconsum è stata un grande motore di solidarietà, un sostegno alle famiglie, un presidio solido e universale di sussidiarietà”.
Sara Martano