Tredici milioni di lavoratori in attesa di rinnovo. Una enorme vertenza trasversale, ignorata dal dibattito pubblico. E allora ci pensano i sindacati a riaccendere un faro. “Siamo di nuovo in piazza - ha detto oggi la segretaria generale Cisl, Annamaria Furlan, in occasione della seconda manifestazione nazionale dei sindacati in piazza Santi Apostoli a Roma - per dire che vanno rinnovati i contratti. Circa 13 milioni di lavoratori aspettano il rinnovo, nel pubblico come nel privato”. La mobilitazione di oggi era dedicata proprio al rinnovo dei contratti e alle assunzioni nella Pa. “Il contratto - ha ricordato Furlan - è fondamentale nella vita del lavoratore. E lo Stato come datore di lavoro deve dare l’esempio: le risorse stanziate in manovra non sono sufficienti”. E sul fronte dei rinnovi del pubblico impiego, la segretaria generale ha chiarito che “nessuno può chiedere alle categorie pubbliche un contratto al ribasso che non garantisce neppure le risorse dell’ ultimo rinnovo”. Il governo, dunque, deve trovare ulteriori risorse, rispetto a quelle già prevista in legge di Bilancio. La leader cislina ha acceso poi un altro faro sui “370 mila precari nella Pubblica amministrazione”. E’ tempo di assumerli.
Furlan è tornata poi a richiamare all’attenzione “le 160 vertenze aperte e mai chiuse”. “Non possiamo andare avanti in questo modo - ha aggiunto -, con una politica distratta. Abbiamo bisogno di una politica industriale in tutti i settori”.
Sul fronte delle risorse per i rinnovi del pubblico, anche il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha ribadito che i sindacati le giudicano in sufficienti: “Occorre ancora un miliardo”. Barbagallo ha sottolineato quindi la necessità di fare le assunzioni necessarie per assicurare i servizi indispensabili: “Mancano i medici negli ospedali - ha denunciato - e rivendichiamo il giusto adeguamento degli organici nella scuola. La Pa deve essere un’eccellenza nel Paese e non fare economia sui lavoratori”.
“Aumentare i salari, sconfiggere il lavoro povero, riconoscere i giusti diritti, valorizzare la partecipazione e il ruolo dei lavoratori - ha aggiunto la segretaria confederale Cgil, Tania Scacchetti - sono i punti essenziali delle nostre richieste per il rinnovo. Inoltre, va sconfitto il dumping contrattuale, un sistema utilizzato per pagare meno il lavoro e ridurre diritti e tutele”.