Sabato 22 marzo 2025, ore 22:40

Welfare

Insieme per una società inclusiva e solidale

L'inclusione vista e analizzata in tutte le sue sfaccettature e declinazioni è stato il tema centrale dell’iniziativa messa in campo dalla Fnp di Roma Capitale e Rieti che si è svolta nella sala della Protomoteca in Campidoglio. Tra gli ospiti intervenuti la Presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli, il Vescovo emerito ausiliario di Roma, Monsignor Guerino Di Tora, Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali e alla salute di Roma Capitale, Francesco Bonini, rettore dell’Università Lumsa, Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl del Lazio. 

“La scelta di iniziare con questo convegno il percorso congressuale della Fnp Cisl di Roma Capitale e Rieti - ha detto il segretario Pompeo Mannone riconfermato alla guida della federazione - nasce dalla volontà di presentarci alle persone anziane del nostro territorio, alle Istituzioni e alle giovani generazioni con il nostro bagaglio di esperienza e di ascolto per meglio comprendere dove siamo oggi e quale può essere un percorso da tracciare per consolidare la nostra comunità con un sistema di accoglienza e di relazioni umane capaci di aprire un nuovo orizzonte di speranza, senza lasciare nessuno indietro”. Ed assumere ciascuno le proprie responsabilità in una strada da percorrere insieme per costruire un futuro più umano ed accogliente, tema sottolineato dalla presidente Celli, è stato anche il leitmotiv di tutti gli interventi che si sono succeduti nel corso del pomeriggio di approfondimento. “Ciascuno di noi - ha ribadito monsignor Di Tora - è un ingranaggio importante della società e può contribuire con le azioni ad un vero cambiamento verso il bene comune”.

L’assessore Funari ha posto l’accento in particolare sull’importanza dei servizi per l’accoglienza e sui progetti che la città di Roma sta mettendo in campo, mentre Bonini ha rivolto il suo intervento sulla necessità dell’istruzione e del diritto allo studio. Tra gli ospiti anche Giustino Trincia, direttore della Caritas Diocesana di Roma che ha parlato di nuove povertà, Giancarlo Penza, responsabile del servizio anziano della Comunità di Sant’Egidio il quale è intervenuto il merito ai mutamenti del welfare e Ignazio Caprarotta, segretario generale del Siulp di Roma che ha posto l’attenzione sul bisogno di avere una città inclusiva ma anche sicura.

Una giornata ricca di approfondimenti le cui conclusioni sono state affidate al segretario Coppotelli il quale prendendo come spunto le parole dell’antropologa Margaret Mead ha detto: “Il primo segnale di civiltà è un femore rotto e poi ricomposto” spiegando che “nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei solo carne per le bestie predatrici. Nessun animale sopravvive con una gamba rotta. Un femore rotto guarito invece è la prova che qualcuno si è preso cura di colui che è caduto. Una persona che si prende cura di un’altra persona è segno di civiltà”.

Nel corso del convegno è stato dato anche spazio a diverse testimonianze di giovani studenti a confermare la necessità che allacciare un patto intergenerazionale è indispensabile per far crescere la cultura del pluralismo umano. 
Gli studenti dell’Istituto Giorgi Woolf delle classi 3AG e 3AMI degli indirizzi grafico e moda, hanno affrontato il delicato tema dell’inclusività in classe; ogni allievo infatti deve essere fornito degli strumenti necessari al proprio percorso formativo ed avere la possibilità di crescere sia dal punto di vista culturale ma anche e soprattutto da quello umano e personale. Le alunne della 5 N del Liceo Cicerone di Frascati hanno invece approfondito e presentato l’esperienza di Don Roberto Sardelli che già negli anni ’70 decise di andare a vivere tra i poveri nelle baracche a ridosso dell’Aquedotto Felice a Roma e creare la Scuola 725 che ancora oggi è modello di integrazione ed educazione. “La presenza di tante ragazze e ragazzi ha questo significato - ha voluto ribadire ancora Mannone - aprirsi ai diversi pensieri, alle diverse esigenze, all’intemperanza delle giovani generazioni e alla maturità delle esperienze delle e degli anziani per creare una comunità che dialoghi senza barriere e pregiudizi”.

Sara Martano

( 20 febbraio 2025 )

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