Sabato 27 aprile 2024, ore 6:39

Politiche abitative

Sfratti, i sindacati chiedono la sospensione

Scongiurare la ripresa degli sfratti. Lo chiedono con forza i sindacati degli inquilini Sunia-Sicet-Uniat e Unioni Inquilini che ieri hanno manifestato a Roma davanti alla sede del Parlamento, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza. 
La protesta unitaria di sindacati e lavoratori vorrebbe impedire che nella conversione in legge del DL milleproroghe venga eliminata la misura di proroga degli sfratti al 30 giugno, richiesta che viene sostenuta dalla grande proprietà immobiliare, chiedendo piuttosto di "dare ristori e rimborsi Imu a proprietari con sfratto sospeso".
Nella città di Roma, dove pendono 7.200 richieste di esecuzioni di sfratto - continua la nota sindacale - una misura del genere sarebbe devastante sia per le famiglie coinvolte sia per la crisi pandemica che stiamo attraversando. Roma è in forte sofferenza dovuta a un'amministrazione politica ormai allo sbando e che sta per approvare un bilancio fatto di sacrifici e tagli. 
La povertà è in crescita esponenziale e colpisce, secondo l'Istat, 450mila persone, con 27mila cittadini che hanno fatto richiesta del reddito d'emergenza e 78.586 richiedenti il reddito di cittadinanza ai quali si aggiungono circa 650mila lavoratori dipendenti e autonomi che stanno usufruendo di misure di sostegno al reddito per aver perso il lavoro. Ci sono circa 14mila persone
il lista d'attesa per le case popolari e assegnazioni ferme da mesi e la beffa di sole 9.700 domande soddisfatte su una richiesta di circa 50mila per il bonus affitto Covid entrato in vigore da maggio con soldi stanziati dalla regione Lazio e bloccati dall'amministrazione capitolina. 
Invece proprio il bonus affitto dovrebbe essere la misura da incentivare, soprattutto pensando agli inquilini di piccoli proprietari anch'essi in difficoltà in quanto non ricevono nessun tipo di ristoro o agevolazione fiscale.
Anche in sede di conversione del maxi decreto ristori è stata introdotta una misura finalizzata a prevenire gli sfratti incentivando la rinegoziazione del canone e assegnando al locatore un contributo a fondo perduto fino al 50% della riduzione del canone per un massimo di 1.200 euro.
Il diritto di proprietà è costituzionalmente previsto - affermano i sindacati - ma crediamo che in questa crisi devastante almeno la grande proprietà immobiliare debba sopportare, come il resto della città, un sacrificio. 
Oltre alla rivendicazione sul mantenimento della proroga degli sfratti, i sindacati inquilini chiedono politiche abitative strutturali, la costruzione di nuove case popolari, contributi all'affitto certi e quando e dove necessario la rinegoziazione degli affitti.
 

Cecilia Augella

( 16 febbraio 2021 )

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