Skf ha annunciato ai sindacati dei metalmeccanici un piano di investimento di oltre quaranta milioni di euro per ampliare e ammodernare il sito di Airasca, alle porte di Torino.
La multinazionale svedese - leader nella produzione di cuscinetti per trasporti, automotive, aerospace e settore industriale, presente in oltre 130 paesi, con 41mila dipendenti e un fatturato di 7,3 miliardi di euro - vuole realizzare nel torinese il quarto hub mondiale dei cuscinetti per apparecchiature utensili e di precisione destinati in modo particolare ai settori del medicale e del racing. Per questo ha deciso di costruire proprio ad Airasca, dove c’è il più grande sito italiano del gruppo, un nuovo impianto con sei linee ad alta automazione, due delle quali World Class Manufacturing. Nella nuova fabbrica, che sorgerà su una superficie di circa 20 mila metri quadrati, accanto a quella già esistente, confluiranno anche i lavoratori del sito di Pianezza, che verrà chiuso, e quelli di Villar Perosa che continueranno invece a produrre cuscinetti per l’industria ferroviaria e aerospaziale, per un totale di 359 addetti.
I lavori di ampliamento partiranno entro l’estate e la prima delle sei linee produttive potrebbe essere operativa già nel 2022, mentre l’intera operazione dovrebbe concludersi entro il 2023. L’investimento, senza precedenti nella storia di Skf in Italia, rappresenta una grande occasione di sviluppo del territorio e, in prospettiva, potrebbe portare benefici anche all’occupazione, visto che al momento non sono previste nuove assunzioni.
“Questo investimento - ha commentato il presidente di Skf, Kent Viitanen - renderà la nostra offerta di cuscinetti di precisione una delle più competitive sul mercato. Attraverso i processi di produzione e controllo di qualità automatizzati, miglioreremo enormemente sia la flessibilità dell'offerta sia le prestazioni dei nostri prodotti”. Per l’amministratore delegato di Skf Italia, Aldo Cedrone, da settembre scorso al vertice dell’azienda e tra i registi dell’operazione: “Il progetto conferma la fiducia di Skf nei confronti dell'Italia e del sito di Airasca, dove il consolidamento e il raggruppamento delle competenze consentirà sinergie, innovazione ed efficienza. È un'iniziativa per lo sviluppo del business dei cuscinetti di precisione ed è motivo di orgoglio per tutta la comunità Skf in Italia”.
Il piano della multinazionale svedese è stato accolto positivamente dai sindacati. “La scommessa di Skf sull’Italia e su Torino – ha osservato il segretario generale della Fim Cisl, Davide Provenzano – dimostra le grandi potenzialità del nostro territorio e la grande competenza dei nostri addetti, operai e impiegati, veri artefici di questo successo. La modernità delle linee e le nuove competenze che acquisiranno i lavoratori saranno garanzia di un solido futuro per dipendenti. Viene inoltre sancito con chiarezza che laddove le relazioni industriali sono incentrate a un modello partecipativo e inclusivo dei sindacati vi sono i presupposti per investire e crescere in termini di volumi e ricchezza prodotta. Il modello Skf sposa appieno il nostro credo nel coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti.”
Rocco Zagaria