Una produzione continua e garantita e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Sindacalisti e politica si interrogano, nel corso di un incontro a Pomigliano concluso giovedì sera, sul futuro dello stabilimento di Stellantis intitolato a Gianbattista Vico, alle porte di Napoli, dove da maggio partirà la produzione dell’Alfa Tonale e si andrà verso l’azzeramento della cassa integrazione.
Non solo, nel convegno si è parlato delle prospettive industriali legate al sito di Pomigliano d’Arco in un momento in cui il futuro appare incerto per la crisi legata alla guerra in Ucraina e la transizione energetica che vedrà l'indotto sicuramente coinvolto.
“Le risorse del Pnrr sono state erogate dall’Europa principalmente per colmare il divario nord sud, che insieme ai circa 5.5 miliardi di euro della programmazione 2021/27 debbono essere la base per una politica industriale che metta le nostre aziende nella condizione di sicurezza con prodotti che guardano al futuro, frutto della ricerca delle nostre eccellenze. Bisogna aiutare il sistema industriale con la garanzia che le risorse prodotte dal territorio restino al territorio. La sinergia tra i vari soggetti istituzionali, sia nazionali che regionali, con le organizzazioni sindacali possono fare la differenza per uno sviluppo concreto che partendo dal sud diventi di traino per tutto il paese. In particolare per Pomigliano che estende il suo sistema industriale in zona zes. Per questo come Cisl chiediamo che si parta subito per colmare un ritardo non più giustificato” ha commentato così Giuseppe Esposito, segretario della Cisl Campania presente al convegno insieme ai suoi colleghi di Cgil e Uil. Far restare quindi le aziende sul territorio, essere appetibili per evitare ulteriore depauperamento industriale. Come? Per Fulvio Bonavitacola, vice presidente della giunta regionale la ricetta sono “incentivi, commesse pubbliche e ricerca per mantenere Stellantis sui nostri territori”. Mentre per l’assessore alle attività produttive Antonio Marchiello bisogna fare squadra, “le piccole aziende dell'indotto devono fare rete, perché solo con maggiore qualità Stellantis si legherà ancor più al territorio”. Insomma fare sistema, imprese, sindacati e Regione, sembra la migliore soluzione per garantire un futuro sicuro a Pomigliano con altre commesse oltre al Suv Tonale.
I presupposti logistici ci sono visto che dal 1972 ad oggi il sito nato per produrre l’Alfasud è poi diventato una realtà produttiva di eccellenza nel mondo automotive. Lo stabilimento di Pomigliano d'Arco comprende le due linee di assemblaggio di Alfa Romeo Tonale e Fiat Panda. Ora con il lancio della nuova Alfa Romeo Tonale, è stata realizzata una nuova linea di montaggio dedicata, con tecnologie d'avanguardia e nuovi livelli di automazione.
Raffaella Cetta