Occupa circa 90 mila persone, conta 8.855 imprese, esporta prodotti per 18 miliardi di euro, rappresenta il 40% del comparto manifatturiero, ricerca figure professionali specializzate, fa contrattazione soprattutto nelle realtà medio-grandi. E’ questa la fotografia dell’industria meccatronica dell’area metropolitana milanese, scattata dal primo rapporto dell’Osservatorio paritetico territoriale attivato lo scorso aprile da Assolombarda e Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil per monitorare e governare le dinamiche del settore.

“Il lavoro con i sindacati - ha osservato Diego Andreis, vicepresidente di Assolombarda con delega a Politiche del lavoro, sicurezza e welfare - conferma le relazioni positive e costruttive, nel solco della tradizione milanese. I dati evidenziano la sostanziale tenuta del settore pur nella oggettiva difficoltà degli scenari di riferimento. L’analisi dimostra che le pratiche di negoziazione incidono in modo significativo, generando una sintesi equilibrata tra le esigenze di produttività e di efficienza delle imprese e i bisogni dei lavoratori. In tal senso, il modello di relazioni industriali improntato sul dialogo continua a essere vincente”.

Il rapporto, illustrato alla stampa, ha considerato la meccatronica come un macro-settore, che comprende metallurgia (oltre 32 mila addetti, il 36% del totale), meccanica (33%), apparecchiature elettriche (14%), elettronica (11%), automotive (6%). “I dati - hanno commentato i segretari generali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil di Milano, Marco Giglio, Roberta Turi, Vittorio Sarti - mostrano che nelle aziende sotto i 50 dipendenti la contrattazione aziendale non è ancora decollata, per questo dobbiamo impegnarci per estenderla. Per quanto riguarda i premi di risultato osserviamo che gli indicatori riferiti all’innovazione e all’efficienza, qualificanti per le transizioni in corso, sono poco presenti: occorre un cambio di passo. La ricerca di personale evidenzia il fabbisogno di alcune figure specializzate: questo dimostra ancora una volta l’importanza della formazione e delle relazioni industriali su questa materia”.

Il settore registra un andamento congiunturale favorevole, certificato dal trend positivo delle esportazioni, in crescita del 15% annuo nel periodo gennaio-settembre 2022, anche se in tono minore rispetto a quello dall’economia milanese nel suo complesso (+23,1%) e della metalmeccanica a livello regionale (+16,2%). I segnali più positivi arrivano da metallurgia, elettronica e apparecchiature elettriche. Sul fronte del mercato del lavoro, a dicembre 2022 si è evidenziato un deciso rallentamento delle richieste di cassa integrazione, mentre dall’analisi degli annunci di lavoro emerge che le figure più ricercate sono gli operai specializzati, in particolare gli installatori-riparatori, e i tecnici, soprattutto i disegnatori industriali. 

Come anticipato, la contrattazione aziendale è più diffusa nelle imprese tra i 50 e i 250 dipendenti, mentre è molto bassa in quelle piccole. Sulla definizione del premio di risultato incidono soprattutto gli incrementi di produttività e redditività, con gli importi massimi raggiungibili che si attestano per quasi metà dei casi intorno ai 1.500 euro all’anno. Da rilevare, infine, che le tematiche connesse al welfare sono ormai presenti in quasi tutti gli accordi firmati. 

Mauro Cereda
 

( 8 febbraio 2023 )