In provincia di Venezia aumentano le controversie nei settori commercio e turismo. Nel corso del 2023 l’ufficio vertenze della Cisl di Venezia ha lavorato oltre 3 mila pratiche (vertenze, dimissioni, recuperi crediti, assistenza dei lavoratori nelle procedure concorsuali, consulenze) e il 47,67% ha riguardato questi due settori, mentre il 20,93% l’edilizia-legno e il 13,95% i metalmeccanici. “Segno dei tempi e di una società che cambia - si legge nel comunicato sindacale - come dimostra l’ascesa dei casi stranieri, con il Bangladesh divenuto nel quadriennio 2020-2023 il primo paese estero, superando Romania e Albania”. Non a caso, la comunità bengalese è una delle più importanti in Italia, dove solo nel comune di Venezia se ne contano circa 10 mila.
“Abbiamo assistito - spiega il responsabile dell’ufficio Vertenze della Cisl di Venezia Marco De Favari - a un forte calo dell’assistenza nell’ambito delle procedure concorsuali e, in generale, ad un impoverimento del mondo del lavoro, con conseguente diminuzione del valore economico delle vertenze e dei risarcimenti. Ora ci stiamo concentrando sul far conoscere quali sono i diritti delle persone sulla responsabilità solidale dei committenti degli appalti ma anche sull’equa riparazione per l’eccessiva durata dei processi (legge Pinto), sul risarcimento dei danni da infortuni sul lavoro, sulla corretta applicazione dell’orario part-time. Abbiamo registrato - continua il sindacalista - anche una crescita di dimissioni perché, terminata la pandemia, parecchi stanno cercando di ricollocarsi altrove per migliorare la propria qualità della vita e le condizioni economiche. Ad esempio, molte persone non solo guardano allo stipendio ma, sempre di più, anche alla gestione famiglia-lavoro”.
Ma è l’andamento degli ultimi anni a far capire meglio come si sta “muovendo” la società nel territorio veneziano. Crescono le richieste di assistenza legale degli stranieri, che ormai rappresentano più di un quinto del totale ma con differenze molto marcate tra il comune di Venezia e il resto della provincia. Dal 2015 al 2023, infatti, il 78,68% di chi si è rivolto all’ufficio Vertenze della Cisl è stato di nazionalità italiana. “Se guardiamo invece gli ultimi anni - ci rendiamo conto come sta cambiando la società nella provincia - continua il sindacato locale -. Nell’ultimo quadriennio 2020-2023 tra Venezia e terraferma le vertenze individuali hanno toccato per il 57,39% gli italiani e il 18,32% i bengalesi, mentre negli altri comprensori la presenza straniera è di poco più superiore all’8%, con il 91,38% di nostri connazionali. In mezzo a questi dati, fa specie l’assenza dei cinesi in tutte le vertenze, anche se nel Veneziano non è la comunità più forte”.
Interessante anche il tema delle dimissioni sempre collegato al cambio di lavoro, “ma in molti di questi casi - afferma la Cisl - non c’è il dovuto preavviso e questo è un fatto su cui riflettere”. Nell’arco degli ultimi quattro anni (2020-2023) si sono registrate 1.975 dimissioni nel 2020, 2.485 nel 2021, 2.051 nel 2022 e infine 2.191 nell’anno 2023. Di queste ben il 71% riguarda aziende con meno di 15 dipendenti.
Sara Martano
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