Giovedì 25 aprile 2024, ore 21:39

Vertenze

Acciaierie d’Italia: firmato l’accordo per un altro anno di cigs

Ancora un anno di cassa integrazione straordinaria per 3mila dipendenti di Acciaierie d’Italia di cui 2.500 solo a Taranto. E’ il risultato dell’accordo firmato con il ministero del Lavoro con Fim Cisl, Fiom Cgil, Ugl e Fismic. Non firmano invece la Uilm e la Usb. Per Valerio D’Alò, segretario nazionale Fim Cisl “l’intesa segna un passo importante di riavvio delle relazioni con un’azienda che era sorda agli incontri con il sindacato, ma che ora torna a confrontarsi intavolando le opportune trattative”. E continua: “I punti importantissimi che sono all’interno di questa intesa è che non ci sono esuberi. È una procedura di cigs con cui gestire la fase di contrattura”. La firma dell’accordo secondo il sindacato porterà sollievo economico ai lavoratori costretti alla cassa integrazione. L’accordo garantisce non solo una rotazione più equa, “ma - afferma D’Alò - anche una gestione attraverso un confronto serrato con le Rsu su tutti gli aspetti che abbiamo denunciato negli anni in cui la cassa integrazione veniva sempre concessa dal Ministero e a noi era precluso qualsiasi spazio di trattativa”. Per la Fim Cisl, con questa intesa si riavvia un percorso fondato sulle relazioni sindacali.

La sospensione del personale non direttamente impegnato in produzione interverrà per quelle funzioni la cui attività risulterà non indispensabile per effetto dei volumi dell’attività produttiva. A tal proposito, è stato concordato che l’azienda e le Rsu si incontreranno in sede aziendale al fine di consentire il costante monitoraggio sull’utilizzo dello strumento della cigs. L’azienda attuerà le sospensioni applicando il criterio della rotazione, fatte salve esigenze tecnico produttive o di sicurezza e gli effetti di eventuali internalizzazioni. L’attuazione della rotazione verrà monitorata tra le parti mediante appositi incontri tra azienda e Rsu che saranno calendarizzati con cadenza quindicinale nella sede di Taranto e mensile nelle altre sedi. L’azienda riconoscerà ai lavoratori posti in cigs la piena maturazione della tredicesima mensilità in relazione ai periodi di intervento dell’ammortizzatore sociale. 

Acciaierie d’Italia ha dichiarato al tavolo che lo strumento della cigs richiesto è volto a garantire la continuità ed il rilancio dell’attività aziendale nonché la salvaguardia dei livelli occupazionali. Il Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit), ha preso atto delle richieste delle organizzazioni sindacali di convocare un tavolo ministeriale sul piano industriale dell’azienda. A tal proposito, le organizzazioni sindacali hanno evidenziato che lo strumento della cigs è rivolto ai lavoratori di Acciaierie d’Italia e hanno sottolineano l’urgenza di avviare presso il Mimit un confronto sul piano industriale e sull’efficacia dell’accordo sottoscritto dalle parti in data 6 settembre 2018, a partire dalla tutela occupazionale dei lavoratori di Ilva in amministrazione straordinaria. 

Sara Martano

( 30 marzo 2023 )

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