La sottoscrizione dell’accordo di programma per Acciai speciali Terni è un’occasione da non sprecare. Così si esprimono Cisl e Fim Umbria dopo l’ultimo incontro a Roma. “L’accordo è sì all’ultimo miglio, ma fermo da troppi mesi - ribadisce Riccardo Marcelli, segretario regionale Cisl Umbria -. Nell’incontro di fine anno a Roma, gli attori che necessariamente debbono sottoscriverlo hanno ribadito le proprie posizioni, con il ministro Urso che sintetizzando le stesse posizioni, ha chiuso la riunione con un cronoprogramma utile a sciogliere i nodi sul piano tecnico riguardo all’approvvigionamento energetico e in relazione alle risorse che saranno messe a disposizione da Mase e Mimit a supporto del Piano industriale di Arvedi Ast, per giungere alla firma dell’Accordo di programma entro il mese di febbraio”.
Cisl e Fim sono convinti che insieme all’Accordo di programma sia necessario lavorare attorno ad uno strumento più inclusivo, “capace - affermano - di immaginare una città sostenibile in grado di fermare il declino, ripensando per esempio alle infrastrutture materiali e immateriali, alla formazione scolastica attraverso l’introduzione di nuovi corsi universitari, potenziando quelli esistenti, trovando le risorse sia per creare un Centro di ricerca capace di attrarre le intelligenze, sia per potenziare la logistica e la mobilità”. Occasione questa per rigenerare la città e il suo comprensorio riportando il tema del lavoro qualificato e dignitoso al centro del dibattito. Per il sindacato il piano industriale per le acciaierie di Terni costituisce uno dei principali elementi di rilancio della siderurgia italiana che ha bisogno di essere accompagnato da un accordo di programma importante ed efficace che sostenga il mantenimento e lo sviluppo del polo siderurgico ternano comprensivo del suo indotto.
“Come Cisl e Fim ribadiamo che tocca alle Istituzioni dimostrare in tempi rapidi e certi che si possano confezionare progetti di politica industriale di caratura europea a sostegno di Arvedi Ast” sottolinea Simone Liti, segretario generale Fim Cisl Umbria. Il sindacato ritiene Arvedi Ast un global player in grado di elaborare un Piano industriale capace di incrementare i volumi trovando il giusto mix tra area a caldo e area a freddo come rappresentato più volte dalla proprietà. “Un Piano industriale rivolto anche al mercato internazionale, in grado di garantire, potenziandoli ulteriormente, gli standard in materia di qualità del lavoro e rispetto dell’ambiente - affermano i sindacalisti -. L’Accordo di programma è una occasione da non sprecare. Per tutti. Rappresenta anche un’occasione per rivitalizzare quelle relazioni industriali che hanno fatto di Terni e il suo comprensorio un punto di riferimento per la manifattura e il sindacato nazionale”.
Sara Martano