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Cultura

Biblioteche romane a rischio chiusura

Le biblioteche romane chiedono l’intervento urgente delle istituzioni per non sparire. E i sindacati Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Roma Rieti e Uil Fpl Roma Lazio lanciano l’allarme. Da agosto 2020 l'Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma Capitale sta operando in regime di commissariamento ed era il 10 maggio del 2022 quando l'assemblea capitolina approvava, all'unanimità, una mozione che impegnava Sindaco e Giunta a "procedere, nel più breve tempo possibile" a spostare all'Istituzione Biblioteche quei Funzionari Bibliotecari, assunti con l'ultimo concorso, attualmente assegnati a Municipi e Dipartimenti in attività esclusivamente amministrative e ad indire "nel più breve tempo possibile un concorso per figure culturali, al fine di rafforzare il ruolo e i servizi delle Strutture culturali di Roma Capitale sul territorio di Roma" "Appreso che le commissioni capitoline Bilancio e Cultura, nella seduta del 11 gennaio, avevano espresso parere favorevole sui nominativi proposti per la composizione del nuovo CdA dell'Istituzione Biblioteche di Roma - spiegano i sindacati - ci aspettavamo una rapida nomina della nuova governance, ma, ad oggi, ancora non abbiamo notizie del loro insediamento". "Alle decisioni prese non seguono gli atti - puntualizzano - e, nel frattempo, il numero del personale si riduce inesorabilmente per l'esodo pensionistico, anche a fronte di nuove aperture: nel 2006 il personale era pari a 367 unità di ruolo (con circa 35 sedi aperte), nel 2016 sono scese a 280 a dicembre 2021 erano 239 ed oggi sono 214 con 39 biblioteche aperte e con l'ampliamento nel numero dei servizi centrali e periferici (16 biblioteche nelle carceri distribuite su 5 istituti penitenziari, 60 biblioteche nelle scuole), inoltre sarebbero previste almeno 10 nuove sedi da aprire e " presto una nuova biblioteca in via della Lega Lombarda" fanno sapere dal 2° Municipio. Secondo l'ultima indagine sulla qualità dei servizi pubblici a Roma il sistema Biblioteche è totalmente sconosciuto al 35% dei cittadini romani, il finanziamento annuale è lo stesso da oltre 10 anni (circa 20 milioni), la spesa per abitante di Roma è di 6,5 euro circa, quella di Milano 10,1, quella di Torino 12,3, quella di Parigi 25,1. I libri e i documenti in genere, sono stati acquistati negli ultimi anni per lo più con risorse esterne, ministero Beni Culturali e Regione Lazio. Stanziamenti fuori scala per il sistema bibliotecario della Capitale d'Italia. Insomma, se si continua così - aggiungono i sindacati - il declino è assicurato. "In queste condizioni non solo non riusciremo ad aprire altre biblioteche ma rischiamo di doverne chiudere più di una. E’necessario insediare immediatamente il nuovo CdA; trasferire all'Istituzione biblioteche almeno quella decina di unità di personale che hanno fatto richiesta di mobilità interna; prevedere nel piano assunzionale anche il personale necessario al funzionamento del sistema biblioteche di Roma Capitale e finanziare adeguatamente il progetto di rilancio e di ampliamento se si intendono aprire nuove sedi" concludono".
Ce.Au.

( 24 gennaio 2023 )

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