Dopo oltre vent’anni, nessun annuncio può risollevare gli animi dei lavoratori ex Fiat di Termini Imerese, oggi Blutec, se non quello relativo alla chiusura definitiva della vertenza. Così anche quello della riapertura del bando per la vendita dello stabilimento del palermitano, anche se necessario, non provoca grandi entusiasmi. Ad annunciarlo è stato l’assessore alle Attività produttive della Regione siciliana, Edy Tamajo, al termine di una riunione con sindacati e commissari straordinari di Blutec.
Il bando, chiuso il 2 ottobre, sarà riaperto e le domande si potranno presentare entro il 4 dicembre. Alla prima scadenza erano pervenute 3 manifestazioni di interesse, di cui 2 quelle più rilevanti sul piano occupazionale che coinvolgerebbe una forbice che va da 200 a 600 lavoratori. I commissari hanno chiesto un’integrazione alle domande già presentate che avverrà riaprendo i termini del bando stesso e quindi anche alla possibilità che altri soggetti possano farsi avanti. 
Intanto si lavora anche all’ipotesi di accompagnare alla pensione il maggior numero possibile di lavoratori ex Fiat attraverso il riconoscimento del ‘lavoro usurante’ agli operai che hanno svolto mansioni in catena di montaggio. 
La Regione lo ha ribadito: “L’obiettivo rimane la reindustrializzazione dello stabilimento per garantire un futuro e dare le opportunità ai lavoratori, alle aziende dell’indotto e ai giovani del territorio”. Cauti i sindacati: “Bisogna massimizzare gli sforzi, per far sì che la proroga dell’amministrazione straordinaria possa portare finalmente all’assegnazione definitiva dell’area e dei lavoratori riuscendo così a giungere ad una soluzione positiva e definitiva di una vertenza lunga ormai da tempo immemore” afferma Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani. “Con la prosecuzione del programma i lavoratori saranno coperti dalla cigs in continuità con quanto avvenuto finora. Rimane ancora aperta la questione dell’utilizzo delle risorse destinate ai lavoratori Blutec presenti nella legge regionale dell’anno scorso che rappresentano uno strumento fondamentale per supportare la reindustrializzazione dell’area. Il numero elevato di lavoratori da assorbire - spiega Nobile - è stato un freno ma ci sono gli strumenti per snellire il bacino, dando copertura adeguata ai lavoratori che sono prossimi alla pensione permettendo allo stesso tempo a chi è lontano da questo obiettivo una possibilità concreta di reimpiego”. 
Il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana conclude:“Bisogna impiegare bene le risorse destinate alla vertenza che sono legate anche all’accordo di programma nazionale e rendere quindi l’area produttiva sempre più appetibile agli occhi dei potenziali investitori. Puntare ad esempio anche sulle Zes come elemento propulsore di potenziale sviluppo potrebbe essere un altro importante passo. L’area di Termini Imerese deve rinascere e con essa tutto il territorio limitrofo dove tantissime sono le famiglie in estrema difficoltà che solo il vero lavoro può contrastare”. 
Angela Di Marzo

( 10 novembre 2023 )