Sciopero di 8 ore venerdì alla Boost di S. Paolo d'Argon (Bergamo). La direzione dell'azienda ha comunicato a tutti gli 800 dipendenti di non essere in grado di prevedere le tempistiche di pagamento degli stipendi di giugno. Stesso scenario di maggio, con mensilità pagata con oltre 30 giorni di ritardo.
Il gruppo Boost, azienda manifatturiera leader internazionale nella produzione di agende, diari e notebook, conta un migliaio di lavoratori sparsi tra la provincia di Bergamo (dove l'azienda ha anche una sede a Cenate Sotto) e Tolentino, in provincia di Macerata. Il gruppo, nato dalla fusione nel 2019 tra Lediberg e Arti Grafiche Johnson, conta un migliaio di dipendenti nelle sedi di S Paolo d’Argon, Cenate Sotto e Tolentino, in provincia di Macerata.
”L’azienda si trova oggi in una situazione molto critica sul versante delle disponibilità finanziarie che necessita di un intervento degli istituti bancari - dicono Luca
Legramanti e Paolo Turani, segretari generali di Fistel Cisl e Slc Cgil di Bergamo. Dal punto di vista del fatturato, in termini di ordini acquisiti, la situazione del 2021 è in netto miglioramento rispetto all’anno precedente: tale risultato rischia però di andare perso per le difficoltà finanziarie attuali. Abbiamo chiesto all’azienda prospettive chiare a livello industriale, ma a oggi non abbiamo alcuna percezione che ci siano piani realizzabili”.