Sul piano industriale dell’ex Ilva di Taranto i sindacati cercano il confronto. “È ora che il governo, prima di definire il nuovo piano industriale, ci chiami - afferma il segretario generale della Fim, Roberto Benaglia - e dica un anno dopo l’accordo che ha previsto l’ingresso dello Stato nella società, come si va avanti con un futuro strategico, non trimestre per trimestre”.
L’accordo tra Stato e ArcelorMittal, ha aggiunto, “a noi non è stato spiegato in tutti i dettagli e stiamo gestendo questa fase con grande responsabilità perché non vogliamo complicare la situazione”. Benaglia ha poi commentato la fermata temporanea degli Altoforni dello stabilimento di Taranto e di altri impianti per problemi tecnici, sottolineando che “i temi della sicurezza devono essere messi in cima quando si gestiscono i turni e gli impianti. Ci sono delle criticità, degli stop and go tecnologici che non vanno bene perché non danno il segnale che lo stabilimento produce come dovrebbe produrre. Non dimentichiamo che c’è una fortissima domanda di acciaio e Taranto potrebbe soddisfare molti più clienti e far lavorare più persone e occupare di più”. Resta “il fatto - ha detto ancora - che i problemi possono anche capitare ma auspichiamo che quest’ultima parte dell’anno porti a un aumento della turnistica e delle tonnellate prodotte. Questo è l’unico modo per valutare l’efficienza aziendale”.