Mercoledì 16 luglio 2025, ore 0:39

Turismo

Hotel di lusso romani colpiti dai licenziamenti

La prima seduta del tavolo interistituzionale sulla crisi del comparto turistico-alberghiero a Roma, con procedure di licenziamento già avviate per circa 250 dipendenti di hotel di lusso, è stata l'occasione per il ministro Andrea Orlando di inviare un messaggio chiaro: la crisi del settore non venga usata come pretesto per tagliare posti di lavoro e assumere altri a condizioni diverse.
"Il ministero - puntualizza Orlando - non intende tollerare queste situazioni". Il ministero da tempo ha messo in campo una pluralità di strumenti, a partire dagli ammortizzatori sociali, per cercare di affrontare le crisi aziendali di uno settori più colpiti dalla crisi economica generata dalla pandemia.
Il problema, nel caso della Capitale, è che le aziende non sembrano volere accogliere questa mano tesa e lo stesso titolare del dicastero ne è consapevole: "Questo insieme di strumenti può essere plasmato alla situazione specifica ma c'è un punto da cui non si può sfuggire: la volontà dell'impresa di perseguire questi strumenti".
Eclatanti, in questo senso, le vicende degli hotel Sheraton, Majestic, Cicerone e Ambasciatori Palace che stanno tagliando quasi 300 lavoratori. L'assessore regionale al Lavoro, Claudio Di Berardino, ha ricordato che con questi gruppi non è stato possibile ragionare degli strumenti messi a disposizione da Governo e Regione, nonostante questi lavoratori avessero rinunciato a diversi giorni di retribuzione pur di salvare il lavoro".
E non è finita qui, perché sono in arrivo altre due vertenze che coinvolgeranno altri 90 lavoratori, più "altre 3 di gruppi
importanti". Il meccanismo da cui scaturisce tutto sembra essere del tutto simile: lavori di ristrutturazione dello stabile o cessazione di attività. Poi l'attività riprende - conclude Orlando - ma i lavoratori cambiano, lasciando per strada quelli di prima, più anziani di età e magari anche con un contratto più "costoso".
I sindacati, che hanno parlato di un rischio di 8.500 licenziamenti, hanno proposto come exit strategy per sterilizzare questa dinamica "un diritto di prelazione alla riassunzione quando la struttura riaprirà".
"Il tavolo resta aperto e la mobilitazione continua - intervengono Cgil, Cisl, Uil di Roma e Lazio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl Uiltucs di Roma e del Lazio - ma non basta condannare gli atteggiamenti scorretti da parte di alcune aziende, in particolare di fondi immobiliari che, mentre investono ingenti risorse, mettono alla porta i dipendenti per puntare alla loro futura sostituzione. Servono interventi urgenti, normativi, per impedire questa irresponsabilità. Il primo è la messa a disposizione di ammortizzatori gratuiti, tenuto conto della crisi del mercato. Poi serve l'estensione del diritto alla riassunzione, passando dagli attuali 6 mesi a 24, agganciando questo diritto al godimento della Naspi e al luogo di lavoro".
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si è detto molto preoccupato per le conseguenze sul comparto turistico della combinazione data dall'uscita dal Covid e dalla guerra in Ucraina. In particolare per le città d'arte (come Roma) per le quali ha chiesto al governo di introdurre una specificità, per dare risposte adeguate, oltre a misure su credito d'imposta, affitti, Imu e incentivi condizionati al mantenimento dell'occupazione, mirati alla specificità di Roma. Il presidente di Federalberghi, Giuseppe Roscioli, ha riportato un punto di vista differente sulla genesi dei licenziamenti: "Stanno arrivando i fondi stranieri, che comprano gli immobili e l'azienda chiude perché non gli interessa la gestione".
Secondo Roscioli, Roma tornerà a valori pre-pandemia sul turismo nel 2024 e che fino a una parte del 2023 continueranno le difficoltà perché continuerà a
mancare il mercato turistico giapponese, asiatico e del sud America. E proprio per evitare che le aziende siano costrette a vendere, innescando così i licenziamenti, ha chiesto al governo,
ad esempio, di prorogare la moratoria su mutui e finanziamenti scaduta il 31 gennaio. Inoltre, sulla tutela dei lavoratori ha proposto di costruire un database dove raccogliere tutte le persone licenziate per "creare un percorso di cui possano beneficiare le aziende che riassumono in modo che partano da queste professionalità". 
Ce.Au.

( 11 aprile 2022 )

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