I dati Inail sugli infortuni sul lavoro in Lombardia confermano il triste primato che caratterizza l’Italia. Nel mese di agosto 2021 sono stati superiori allo stesso mese del 2020: 4.746 contro 4.373. Complessivamente, da gennaio a fine agosto sono stati 63.551, contro i 65.936 del 2020. Un infortunio sul lavoro denunciato all’Inail ogni 6 minuti. Si riduce quindi progressivamente il calo rilevato nei mesi scorsi, a fronte della ripresa lavorativa. Una situazione costantemente denunciata dalla Cisl ed affrontata con proposte di merito, per cambiare il trend di una situazione alla deriva ed ancora poco governata da azioni concrete.
“La prevenzione oggi vede ridotti gli organici dei tecnici per le ispezioni che dovrebbero garantire gli interventi nei luoghi di lavoro, dei medici del lavoro e del personale più in generale dedicato alla prevenzione - afferma Pierluigi Rancati, segretario regionale Cisl Lombardia. La formazione ed informazione di lavoratori e datori di lavoro trova lacune sia nella sua quantità ma anche nella qualità”. 
“A fronte di tali carenze ormai costanti da un lunghissimo periodo - aggiunge Rancati - sorge spontanea la domanda sull’effettiva volontà di Regione Lombardia di concretizzare le importanti azioni già concordate”.
Nell’industria sono 16.925 gli infortuni denunciati nel periodo gennaio/agosto 2021 (+3.838 casi, pari al +29%). Infatti erano stati 13.087 nel pari periodo 2020. Lo stesso vale per l’artigianato, che passa da 3.828 casi del 2020 a 4.638 nel 2021, sempre nello stesso periodo. Sono stati 810 accadimenti infortunistici in più, un incremento del 21%.
Resta ancora inferiore il terziario: erano stati 20.781 casi tra gennaio e agosto 2020, 16.325 nello stesso periodo del 2021. Sul fronte delle denunce con esito mortale, nel singolo mese di agosto si registra un raddoppio: da 3 sono passate a 6. Nei macro-settori è in aumento l’agricoltura. Spostandosi nelle province solo Como e Pavia crescono rispetto al 2020. 
 

( 7 ottobre 2021 )