Sono scesi oggi in piazza a Roma i Vigili del fuoco di tutta Italia per chiedere interventi rapidi sia sul fronte delle assunzioni che per le risorse. Con lo slogan “Quale futuro per i Vigili del fuoco?” la mobilitazione nazionale dei sindacati di categoria di Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf nasce per denunciare lo stato in cui versa il personale del Corpo nazionale. “Siamo pochi, siamo mal distribuiti e abbiamo pochi mezzi - afferma Massimo Vespia, segretario generale della Fns Cisl - Occorre un intervento immediato da parte del governo perché se in questo paese il soccorso è ancora un diritto allora qualcuno deve fare qualcosa e per fare qualcosa intendo un piano di assunzioni immediato che porti l’organico ad almeno 40 mila unità, perché non ci devono e non ci possono essere in Italia delle zone che non sono coperte e raggiungibili dai Vigili del fuoco”.
La richiesta dei sindacati è di portare da subito il corpo dai 33 mila operativi attualmente disponibili a 40 mila unità e portare il personale tecnico professionale da 2 mila a 5 mila. Tra le altre richieste: anticipare le assunzioni per turnover, ricevere subito tutti i sei scatti stipendiali, già finanziati dalla legge di bilancio 2022, aprire il tavolo per rinnovo del contratto 2022-2024, scaduto da 8 mesi, riaprire la legge delega, avviare un progetto di Protezione civile “adeguato alle necessità del paese e dei cittadini, che riconosca a pieno il ruolo fondamentale dei vigili del fuoco, fermo restando l’incardinamento dei Vigili del Fuoco presso il Ministero dell’Interno”.
Sostegno alla manifestazione nazionale dei Vigili del fuoco anche da parte del leader Cisl Luigi Sbarra che su twitter scrive: “Sostegno e condivisione della Cisl alla mobilitazione dei Vigili del Fuoco, un Corpo dello Stato fondamentale per la sicurezza dei cittadini e del paese. Va rinnovato il contratto, potenziati gli organici, migliorati gli stipendi, tutelata la salute”.
Sara Martano