Battute finali per la campagna di assemblee sui territori e nei luoghi di lavoro promossa da Cgil, Cisl e Uil della Campania per informare e chiamare a raccolta i lavoratori, cittadini e pensionati in vista della manifestazione unitaria di sabato 20 a Napoli che vedrà protagoniste, dopo le piazze di Bologna e Milano, le regioni del Mezzogiorno sulle proposte dei sindacati confederali al Governo. Le ultime riunione quella alla Leonardo di Pomigliano D’Arco, poi lo stabilimento Garofalo di Gragnano. “La crisi del settore industriale è sotto gli occhi di tutti, decine di vertenze aperte, fabbriche che rischiano la chiusura, altre hanno fermato già l'attività produttiva lasciando gli operai senza lavoro. E molte delle crisi aperte rischiano di concludersi in maniera diversa dalla ex Whirlpool, con la fuoriuscita dal mercato del lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori, senza contare gli altri comparti, come manifatturiero, turismo, per citarne solo alcuni la cui sofferenza è strutturale”. E’ quanto ha affermato Gianpiero Tipaldi, segretario generale della Cisl di Napoli parlando nell’azienda di Pomigliano ed al Pastificio Garofalo. “Il 20 Cgil, Cisl e Uil manifestano unitariamente a Napoli anche per nuove politiche attive e industriali che siano utili ad attuare la cosiddetta transizione ambientale e sostenibile, per il futuro delle giovani generazioni che vanno via dal Mezzogiorno e anche dal Paese e che rappresentano uno degli elementi che porta il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione.” “Chiediamo una seria riforma della legge Fornero sulle pensioni a partire da subito per opzione donna, una riforma del fisco equa e che privilegi chi realmente paga le tasse - ha proseguito Tipaldi - una seria politica sulla prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro, un impegno concreto e costruttivo, a tutti i livelli, per spendere in tempi certi i fondi del Pnrr e recuperare parte del gap tra il Mezzogiorno ed il resto del Paese”. Seconda tappa proprio il pastificio Garofalo, 200 dipendenti più un indotto legato alla logistica, fondato a Gragnano nel 1789, con un fatturato che supera 220 milioni di euro. “Quella di oggi è stata l’occasione anche per presentare la piattaforma per il rinnovo del contratto - sostiene Franco Fattoruso, segretario generale della Fai Cisl Napoli- come Fai siamo presenti in questa azienda da una quindicina di anni con una Rsu regolarmente eletta e abbiamo una interlocuzione sindacale molto attiva. Con la Cgil abbiamo siglato uno dei primi accordi integrativi con turni a scorrimento nel settore. Sicuramente è uno dei maggiori produttori Italiano di pasta secca per quantità e anche di alta qualità e si fregia dell’ IGP Pasta Gragnano. Una realtà economica importante che fa da traino per l’intero territorio dove insistono decine di altri pastifici di piccola dimensioni che fanno economia e portano il food italiano, in questo caso campano, nel mondo”.
Raffaella Cetta