Sciopero di 8 ore in tutti i siti Wartsila per giovedì 4 agosto e manifestazione cittadina a fine agosto a Trieste aperta a tutti i lavoratori, le lavoratrici, le istituzioni e l’associazionismo locale. E’ la risposta del coordinamento unitario Fim, Fiom, Uilm aziendale al termine dell’incontro al Mise dove l’azienda ha confermato la chiusura delle attività produttive del sito di Trieste.
L’annuncio del ceo del gruppo Wartsila, Hakan Agnevall, durante l’incontro al Mise è stato “un vero e proprio fulmine a ciel sereno, inaspettato rispetto alle interlocuzioni avute pure con il governo di Helsinki nei mesi scorsi” sottolinea il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.
Una decisione inaccettabile per i sindacati e un vero e proprio “schiaffo al governo italiano”poiché l’azienda ha rifiutato la proposta del ministro che invitava la multinazionale a valutare il progetto “Industria del mare”, che il Mise si appresta a sviluppare coinvolgendo la filiera della cantieristica navale italiana e finlandese.
“I vertici di Wartsila presenti all’incontro - afferma Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim Cisl - hanno chiesto una sospensione di 10 minuti e dopo hanno confermato la posizione, dicendo che sono disposti a discutere di ulteriori ipotesi industriali, mantenendo però fermi i 451 licenziamenti. Ritengo grave - ribadisce Nobis - la posizione della multinazionale che in 10 minuti liquida una proposta di un ministro del governo italiano, volta a confermare, rafforzare e sviluppare l’industria navale nel nostro paese anche in alleanza con altri paesi come la Finlandia”.
“Una decisione gravissima, quella della multinazionale - gli fa eco Luca Trevisan, segretario nazionale Fiom Cgil - anche perché respinge al mittente le disponibilità avanzate dal governo per un rafforzamento dei legami produttivi, tecnologici e commerciali, sia nel settore civile che in quello militare, con le imprese del sistema industriale italiano in particolare nel settore della navalmeccanica”.
Sara Martano