Gli oltre 5mila lavoratori del Gruppo Baker & Hughes-Nuovo Pignone hanno detto "si" all’ipotesi d’accordo sottoscritta dalle organizzazioni sindacali per il rinnovo del contratto di secondo livello. Le novità si applicheranno a tutti i dipendenti dei cinque stabilimenti italiani, che hanno sede, a Firenze, Massa, Bari, Talamona in provincia di Sondrio e Vibo Valentia, con il grosso degli occupati concentrati in Toscana.
Alta l’affluenza al voto registrata tra gli addetti, arrivata al 67 degli aventi diritto. Plebiscitario il consenso all’intesa raggiunta: i Si sono stati l’86,83%, mentre l’1% dei votanti ha scelto la scheda bianca.
L’accordo, siglato dall’azienda con Fim, Fiom e Uilm, introduce per tutti i lavoratori del gruppo in Italia significativi miglioramenti sul fronte retributivo: 450 euro di superminimo collettivo non riassorbibile per tutti i lavoratori, suddiviso in 13 mensilità, quindi un aumento medio di circa 35 euro al mese, con incidenza anche sul fondo di previdenza complementare. Previsto anche un premio di risultato, che nella sua erogazione massima potrà arrivare a 2.900 euro all’anno. Significativi anche i miglioramenti sulla parte normativa e l’introduzione della possibilità di una banca ore a cui attingere o in cui "versare", per "ferie solidali". Segnale importante anche sul fronte della qualità e stabilità dell’occupazione: entro fine 2022 saranno poi assunti direttamente 25 lavoratori finora in somministrazione.
Elemento centrale e innovativo nell’intesa raggiunta appare certamente il capitolo degli investimenti nel gruppo, che saranno oggetto di una cabina di regia con le organizzazioni sindacali, che dunque potranno partecipare alle scelte d’indirizzo degli investimenti dell’intero gruppo.
“È stato un accordo - dice il coordinatore nazionale Fim-Cisl del Gruppo Baker & Hughes Nuovo Pignone Alessandro Beccastrini - che ha visto un percorso di negoziazione intenso, giocato in squadra con le RSU; questo ci ha permesso di portare a casa importanti risultati contrattuali per tutti i lavoratori e introdotto la novità della cabina di regia sugli investimenti. Quest’ultima rappresenta sicuramente una novità importante che apre, per la prima volta, alla partecipazione del sindacato nelle scelte sugli investimenti e ci consentirà di dire la nostra nell’indirizzo delle strategie aziendali.”
“Una novità quindi - spiega Beccastrini - sul piano delle relazioni industriali, che ci valorizza e allo stesso tempo ci responsabilizza nella gestione delle molte complessità di transizione verso le nuove tecnologie. Una sfida, dove sicuramente il sindacato avrà sempre più un ruolo strategico per il futuro di un lavoro di qualità e che non lasci indietro nessuno.”
Alberto Campaioli