A 9 mesi dall’accordo quadro per la reindustrializzazione dello stabilimento Qf (ex Gkn) di Campi Bisenzio ancora manca un vero e proprio progetto industriale. E’ quanto denuncia la Fim dopo l’ultimo incontro al Mise.
“La situazione è grave e fortemente negativa - affermano Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim e Francesco Diazzi, Fim Toscana -. Non è accettabile che a tutt’oggi dopo mesi di continui rinvii e promesse non ci sia nulla di concreto rispetto alla necessità di avere un piano industriale a garanzia di oltre 300 dipendenti. Non è chiaro e non ci sono stati forniti elementi oggettivamente reali su cosa comporterebbe in termini lavorativi il “consorzio Iris lab” a cui l’azienda ha aderito nel mese di luglio scorso”.
A questa situazione già particolarmente grave si aggiunge il fatto che il 4 settembre scade l’ammortizzatore sociale. “La Qf continua a sostenere di avere una “bozza” di contratto di sviluppo, ma che deve avere a supporto un piano industriale” fanno sapere i sindacalisti. E’ per questo che il Mise ha riconvocato le parti per lunedì 5 settembre e ha invitato l’azienda a presentare un piano industriale.
“Abbiamo chiesto al ministero dello sviluppo economico e ad Invitalia di verificare se il piano che verrà presentato ha i presupposti per avere una possibilità di finanziamento - affermano i sindacalisti -. Questo nelle considerazioni fatte da Qf è fondamentale che ci sia per la sostenibilità finanziaria della bozza di accordo di sviluppo. Se questo non si concretizzerà - concludono - riteniamo si debba prendere atto del fallimento del progetto presentato da Qf e agire diversamente per costruire i presupposti di un nuovo processo di reindustrializzazione”.
Sa. Ma.