Domenica 3 dicembre 2023, ore 1:37

Sanità

Rsa: personale in sciopero per rinnovo e adeguamento contratto

Oggi la protesta nazionale degli operatori sanitari Rsa per rivendicare l’applicazione del contratto. "La pazienza è finita". Questo il monito lanciato dalle lavoratrici, dai lavoratori e dai professionisti sanitari che operano nelle strutture Aiop di tutta Italia, i quali chiedono da tempo l’apertura di un tavolo di trattativa per un rinnovo del contratto collettivo che metta fine al dumping e ai contratti pirata. A riferirlo Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. "Aiop Rsa - spiegano le organizzazioni sindacali - è un contratto sottoscritto nel 2012 con organizzazioni sindacali non rappresentative che a distanza di 11 anni non garantisce salari dignitosi e diritti alle donne e degli uomini che operano nelle Rsa di tutta Italia". Ora è necessario che ministero e Regioni intervengano - puntualizzano ancora le categorie - riaffermando insieme a noi un principio sacrosanto: il rinnovo degli accordi, la rivalutazione delle tariffe a chi lavora in accreditamento con il pubblico è legittimo solo quando vengono rispettate le corrette relazioni sindacali, aprendo tavoli di trattativa e firmando periodicamente i rinnovi contrattuali con le organizzazioni rappresentative, così come avviene nei settori pubblici. "Chiediamo pertanto - specificano - un tavolo sul tema in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome". "Abbiamo fatto sentire la nostra voce - concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - davanti le sedi Regionali e le Prefetture di tutta Italia. La nostra mobilitazione proseguirà perché il sistema di assistenza sanitaria, socio-sanitaria e socio-assistenziale privato è un pilastro del servizio sanitario nazionale e le donne e gli uomini che operano nelle Rsa, da 11 anni senza un contratto adeguato, vanno rispettati nella loro professionalità".
L'Aiop, da parte sua, controbatte affermando che da tempo presentato alle organizzazioni sindacali una proposta di Accordo-ponte che prevede incrementi retributivi tabellari medi di circa il 10,5% rispetto al vigente contratto e l'apertura di un tavolo interassociativo comune per la definizione di un contratto unico di settore. "Su questa proposta - affermano - siamo ancora in attesa di una risposta dalle organizzazioni sindacali". "E' necessario sottolineare - si legge ancora nella nota - che la proposta dell'Aiop, avanzata per senso di responsabilità verso i lavoratori, comporta un importante aggravio di costi per le aziende, già provate dalla pandemia e dall'inflazione, nella sostanziale assenza di coperture economiche da parte delle Regioni e del Governo. Le tariffe del sistema socio-sanitario sono infatti ferme da anni o nei migliori dei casi assoggettate ad inconsistenti ritocchi, mentre si assiste a sistematici rinnovi del Ccnl della sanità pubblica che trova implicita copertura da parte delle Regioni. Questa situazione sta determinando inaccettabili differenziali retributivi tra lavoratori che, a parità di qualifica e mansioni, operano all'interno delle diverse strutture pubbliche e private che concorrono a g garantire la funzionalità e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale". "L'impegno dell'Aiop per l'adeguamento del Ccnl e per l'apertura di un tavolo per un contratto unico del settore rappresenta quindi allo stesso tempo un riconoscimento verso i propri lavoratori - sottolinea l'associazione - ma anche un pressante appello al Governo e alle Regioni affinché intervengano per evitare il definitivo collasso del settore socio-sanitario, essenziale colonna dello stesso Ssn".
Ce.Au.

( 27 settembre 2023 )

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